Sovranità del popolo e solidarietà: gli obiettivi del mandato reggenziale
E' con un richiamo al ruolo della diplomazia che la Reggenza ha svolto il suo primo intervento ufficiale, dinanzi ai rappresentanti diplomatici e consolari; il momento nel quale i nuovi Capi di Stato fissano le priorità del loro mandato. 'Il terrorismo internazionale – ha ricordato - è una minaccia reale, che fa seguito alle più recenti e aberranti forme di aggressioni violente e traumatiche abbattutesi in numerosi Stati, che hanno mietuto troppe vittime innocenti. Il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale deve ora più che mai ampiamente convergere nell’Organizzazione delle Nazioni Unite, cui dovranno far capo le migliori energie delle singole Nazioni, di grandi e modeste dimensioni, affinchè possa finalmente prevalere quel clima di concordia e di affermazione del “bene comune” per eccellenza, rappresentato dalla pace'. Un concetto che la Repubblica ha gelosamente custodito nella sua millenaria e gloriosa storia di civiltà, di rispetto, di tolleranza. 'Valori – ha ricordato la Reggenza - richiamati nella recente celebrazione del Centenario dell’Arengo del 1906'. Posto l’accento sulle riforme avviate, prima fra tutte quella delle istituzioni, evidenziato come la nuova legislatura debba essere fortemente attenta allo sviluppo economico del Paese, sempre più integrato alla luce dei rapporti di cooperazione internazionale, in particolare quello con la vicina Italia. Un richiamo ad una maggiore attenzione verso la famiglia, che va difesa, anche con un costante aggiornamento delle norme. Ricordata poi l’imminente scadenza elettorale, la Reggenza ha voluto sottolineare come il prossimo governo debba collocare al di sopra di tutto il principio di uno Stato al servizio del cittadino, saper garantire unità, stabilità politica e incisività d’azione. 'In questo semestre – hanno evidenziato i nuovi Capitani Reggenti – ci porremo garanti e difensori dei diritti del cittadino ad essere pienamente soggetto della politica, resa efficace e trasparente da una dimensione etica, del bene comune, che deve ritrovare la centralità in ogni attività politica, economica e culturale'. In sintesi la piena affermazione del “senso dello Stato”.
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