Rischio ingovernabilità per la Spagna post elezioni, tornata alle urne appena sei mesi dopo le precedenti politiche che hanno eletto un parlamento frammentato e ingestibile con l'irruzione di più di 100 deputati dei due partiti emergenti Podemos e Ciudadanos.
Preoccupazioni anche per l'effetto Brexit: occhi puntati quindi su Podemos, l'euroscettico movimento di Pablo Iglesias, dato per favorito e accusato di voler spaccare la nazione con un referendum sull'indipendenza della Catalogna.
L'affluenza alle urne in Spagna ha fatto registrare una netta flessione alle 18, con sette punti in meno rispetto alle ultime politiche di dicembre scorso, secondo i dati diffusi dal ministero degli Interni. A nove ore dall'apertura dei seggi, che chiuderanno nella Spagna metropolitana alle 20, l'affluenza è stata del 51,2%, mentre in dicembre era stata del 58,2%. Alle politiche del 2011 era stato registrato alle 18 un tasso del 57,6%.
Preoccupazioni anche per l'effetto Brexit: occhi puntati quindi su Podemos, l'euroscettico movimento di Pablo Iglesias, dato per favorito e accusato di voler spaccare la nazione con un referendum sull'indipendenza della Catalogna.
L'affluenza alle urne in Spagna ha fatto registrare una netta flessione alle 18, con sette punti in meno rispetto alle ultime politiche di dicembre scorso, secondo i dati diffusi dal ministero degli Interni. A nove ore dall'apertura dei seggi, che chiuderanno nella Spagna metropolitana alle 20, l'affluenza è stata del 51,2%, mentre in dicembre era stata del 58,2%. Alle politiche del 2011 era stato registrato alle 18 un tasso del 57,6%.
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