Spending review: come agirà la maggioranza
PREMESSA
La Relazione del 31 maggio 2013, elaborata dal Gruppo Tecnico incaricato a mente dell’articolo 15
della Legge 21 dicembre 2012 n.150, costituisce un valido documento di analisi delle aree di
inefficienza ed incoerenza della spesa pubblica sulla quale impostare un piano di interventi
pluriennali che consenta di ottenere una forte riduzione della spesa senza intaccare la qualità dei
servizi erogati ed, anzi, miri ad una ottimizzazione degli stessi attraverso la revisione e
razionalizzazione dei processi e l’introduzione di sistemi di controllo, di gestione e di verifica della
qualità dei servizi pubblici.
L’attività di rilevazione e di studio dei dati effettuata dal Gruppo Tecnico, come compendiata nella
Sintesi Descrittiva – Sezione VIII° della Relazione, è scaturita in una serie di n. 109 orientamenti e
possibili indicazioni di revisione contenuti nella Sezione IX° della Relazione medesima che il
Governo ha vagliato e sta, tuttora, approfondendo con il contributo degli uffici, organi ed Enti del
Settore Pubblico Allargato.
Il processo di revisione della spesa pubblica è, tuttavia, complesso ed articolato specie in relazione
all’esigenza - al di là di quella, pur non rinviabile, di ottenere immediate economie di spesa - di
introdurre modifiche strutturali che consentano una duratura riduzione della spesa corrente allo
scopo di generare una più equilibrata composizione di entrate e spese e di percorrere con
convinzione il sentiero di risanamento che conduce al pareggio di bilancio.
In sostanza, affinché, il processo di revisione della spesa sia effettivo e produca risultati durevoli,
occorre impostare ed avviare un profondo cambiamento culturale nella gestione dell’economia
pubblica che veda nella definizione chiara di obiettivi e risultati da parte dell’Esecutivo, nella
responsabilizzazione di dirigenti e funzionari, nel contrasto severo a fenomeni di scarsa efficienza
e mancato rispetto dei doveri di assolvere in modo diligente e sollecito le mansioni in conformità
all'interesse pubblico, nella convinzione e motivazione del lavoratore pubblico i presupposti per un
reale mutamento organizzativo.
Il presente documento deve, pertanto, intendersi come relativo alla prima fase di interventi di
riduzione della spesa pubblica fra quelli proposti dal Gruppo Tecnico cui potranno seguire altre
iniziative, con particolare riferimento al rapporto con gli Enti partecipati dallo Stato ed alla
revisione del modello organizzativo dello Stato secondo criteri di selettività e sostenibilità
dell’azione pubblica.
Le azioni prioritarie individuate dalla maggioranza, come sotto elencate, sono sia di natura
strutturale, da attuarsi nel periodo breve e medio-breve, sia di natura prettamente economica con
interventi relativi alle componenti accessorie della retribuzione dei pubblici dipendenti ed alla
razionalizzazione delle spese conseguenti ad una gestione connotata da evidenti profili di
diseconomicità ed inefficienza .
La volontà del maggioranza, in linea con quanto evidenziato dal Gruppo Tecnico, è quella di
intervenire sugli aspetti di maggiore e palese distorsione evitando di procedere, nell’ambito di
questa prima fase del processo, ad un taglio lineare delle retribuzioni dei pubblici dipendenti. In
considerazione del fatto che all’interno del Settore Pubblico Allargato lo stesso Gruppo Tecnico ha
apprezzato una marcata differenziazione delle situazioni e delle problematiche sia nell’ambito del
Settore Pubblico Allargato fra Pubblica Amministrazione ed Enti Pubblici/Aziende Autonome di
Stato sia all’interno della Pubblica Amministrazione fra i diversi settori della stessa, un’azione
equilibrata e corretta impone una differenziazione degli interventi.
La situazione economica e le difficoltà che affliggono il Bilancio Pubblico impongono un’azione
forte, precisa e condivisa non solo dal Governo e dalla Maggioranza ma dall’intero Consiglio
Grande e Generale; l’obiettivo di raggiungere il pareggio del Bilancio Pubblico impone anzitutto
una assunzione di consapevolezza e responsabilità da cui consegua una azione coerente da parte
delle Forze Politiche volta a correggere le distorsioni, ad eliminare le spese superflue e le
inefficienze che la finanza pubblica non è più in grado di sostenere, a rivedere alcuni trattamenti
retributivi, a intervenire con decisione sulle aree di spreco e privilegio, a richiedere un maggiore
rigore nella gestione dei pubblici dipendenti.
Nella gestione del personale pubblico, in particolare, va impostato un sistema maggiormente
meritocratico e con meno progressioni automatiche, organizzato in termini di fabbisogno, budget
e costi standard in ogni singolo settore, dando la responsabilità alla dirigenza di ottenere il
risultato in base al programma stabilito con la messa a regime di un sistema
premiante/penalizzante e valutando le performance della dirigenza medesima con una
comparazione del costo dei servizi con i migliori esempi internazionali o almeno col valore medio
cui tendere.
Il piano di azione deve avere, quindi, una visione generale, complessiva, strutturale e strutturata,
con l’obiettivo di una razionalizzazione complessiva e permanente della spesa pubblica e
l’ottimizzazione dei servizi, qualificandone l’offerta e la risposta che gli stessi devono dare ai
cittadini e alle imprese.
INTERVENTI STRUTTURALI NEL BREVE PERIODO (entro 2013)
Tali interventi si traducono nella necessità di accelerare i tempi per la piena attuazione della
Legge 5 dicembre 2011 n.188 e degli ulteriori atti normativi e di contrattazione collettiva della
riforma della P.A.
1. nominare la “cabina di regia” come previsto dalla Legge n.188/2011, che è riconosciuta
come strategica ed essenziale per l’avvio di una riorganizzazione strutturale della P.A. e del Settore
Pubblico Allargato. Essa è individuata nella Direzione Generale della Finanza Pubblica (DGFP) che
attualmente la suddetta legge prevede sia costituita da 3 figure dirigenziali. Il Governo, tuttavia,
ritiene di procedere - in via transitoria ed allo scopo di conseguire un immediato risparmio sulle
spese preventivate per il funzionamento di tale organo nel Bilancio di Previsione 2013 - con la
nomina del solo Direttore della Funzione Pubblica;
2. attuare immediatamente gli accorpamenti previsti dalla Legge n.188/2011 ovverosia
l’accorpamento fra l’Ufficio del Turismo e l’Ufficio Attività Sociali e Culturali e fra la Biblioteca di
Stato e l’Archivio di Stato: il processo è in corso ed i Direttori di Dipartimento hanno già elaborato
una proposta ai sensi della delibera congressuale n.25 del 12 marzo 2013. In particolare, entro
l’anno ed in tempo utile per la predisposizione del Bilancio di previsione per l’anno 2014, sarà
attuata la trasformazione dell’A.A.S.F.N. in ufficio ed il passaggio della gestione del Multieventi
Sport Domus al C.O.N.S.; in relazione a tale passaggio, che permetterà di ottimizzare tutta una
serie di aspetti (personale, gestione impianti, orari dei custodi ecc…), è, ad oggi, in corso il lavoro di
un gruppo incaricato ad hoc con delibera congressuale n. 23 del 29 maggio 2013;
3. attivare le funzioni trasversali di presidio e le UO con potere di indirizzo e controllo
professionale della spesa e delle attività, che sono funzioni strategiche in base alla legge 188/2011
e in base alla relazione di revisione della spesa;
4. attivare le nuove UO previste nella Legge n.188/2011. Una analisi particolare merita l’
“Ufficio Acquisti, Servizi Generali e Logistica” in relazione al quale occorre rivedere missione e
funzioni in esito alla realizzazione di una CENTRALE UNICA ACQUISTI per tutto il Settore Pubblico
Allargato;
5. nelle more della definizione del fabbisogno, rivedere i tassi di sostituzione di cui al “Capitolo
II – Misure per il contenimento e la riduzione degli oneri retributivi” dell’Allegato Z alla Legge 22
dicembre 2011 n.200. Il controllo sul rispetto di tali tassi di sostituzione con personale proveniente
dalle pubbliche graduatorie e con personale assunto mediante contratto di lavoro subordinato sarà
garantito da un sistema autorizzativo centralizzato sia in relazione alla copertura di posti
temporaneamente vacanti che in relazione alla copertura di posti definitivamente vacanti o non
previsti, anche in relazione alle assunzioni effettuate dagli Enti Pubblici/Aziende Autonome di Stato
(in particolare l’I.S.S.) in analogia a quanto avviene per la Pubblica Amministrazione con positivi
risultati in termini di progressiva riduzione delle sostituzioni dalle pubbliche graduatorie. In tal
senso, è necessaria la revisione delle deroghe preventive;
6. nell’ambito delle sostituzioni, il cui costo complessivo ammonta a circa € 8.000.000,00=, il
Settore Scuola ed il Settore Poste rappresentano il 77% del costo della P.A. (€ 7.500.000,00); una
riduzione del 30% produrrebbe circa due milioni di euro risparmio. In particolare, in relazione al
personale ausiliario in servizio nelle scuole nel 2012, il tasso di sostituzione era di 1 ogni 4 bidelli in
servizio ed il costo delle sostituzioni di tale personale è stato di € 1.200.000,00= con
concentrazione soprattutto nelle Scuole Elementari con un rapporto di 1 addetto ogni 13 scolari a
fronte di 1 operatore educativo ogni 18 scolari;
7. identificare le attività che rivestono carattere strategico nell’ambito delle funzioni
pubbliche, attualmente definite “essenziali”, da garantire con un nucleo di personale
specificatamente identificato;
8. ridurre le esistenti deroghe di cui all’articolo 6, commi 2 e 3 del Regolamento n.2/2007,
confermando solo quelle necessarie ad evitare l’interruzione di servizi;
9. la copertura di posti temporaneamente vacanti, nel Settore Pubblico Allargato, mediante
sostituzione interna o interpello nello stesso, sarà autorizzata esclusivamente al fine di assicurare la
continuità del servizio e limitatamente alle sostituzioni di personale che siano essenziali a mente
dell’articolo 35 della Legge n.112/2002, dovendosi, per il resto, far riferimento al dovere dei
dipendenti di coadiuvarsi e di supplirsi vicendevolmente per il regolare funzionamento dell’attività
e del dirigente di dare al servizio diretto la migliore organizzazione possibile ai sensi della Legge
n.108/2009, secondo quanto previsto dagli articoli 10 e 55, comma 4 della Legge n.188/2011 e
dall’articolo 73, comma primo della Legge n.194/2010;
10. la copertura di posti temporaneamente vacanti mediante incarichi dalle pubbliche
graduatorie e contratti di lavoro subordinato potrà avvenire esclusivamente in relazione a posizioni
essenziali la cui mancata copertura possa determinare l’interruzione di servizi;
INTERVENTI STRUTTURALI E RIORGANIZZATIVI NEL PERIODO MEDIO-BREVE
Tali interventi si muovono nelle opportunità offerte dalla Legge n.188/2011 per rendere
maggiormente economica la struttura della P.A.
SETTORE PUBBLICO ALLARGATO
1. Attuare nuovi accorpamenti di UO in parte già preannunciati, quali:
a. creare, all’interno dell’Ufficio Registro Automezzi, una sezione apposita, con una o più
figure qualificate reperibili all’interno della PA (questo consentirebbe anche di risparmiare
sugli eventuali costi di reperimento di altri locali). Emerge infatti l’esigenza di avere una
gestione dei Trasporti centralizzata che accorpi le funzioni del servizio trasporti
dell’A.A.S.S., della gestione del trasporto scolastico, e della gestione delle manutenzioni e
del parco dei mezzi pubblici, con l’obiettivo di una loro riduzione;
b. unire l’Ispettorato Ufficio del Lavoro, dell’Ufficio Ispettorato I.S.S. e il Servizio Ispettivo del
Dipartimento Prevenzione in un unico Ispettorato al quale demandare anche le funzioni di
gestione degli atti ispettivi sul personale per tutto il Settore Pubblico Allargato, allo scopo di
garantire l’applicazione uniforme delle regole assicurando imparzialità, coerenza e risparmi;
c. accorpare l’Ufficio del Lavoro ed il Centro di Formazione Professionale;
d. una nuova unità operativa che accorpi tutte le funzioni degli uffici contabili della P.A. e
Settore Pubblico Allargato compreso I.S.S. e Aziende;
e. riunire in un'unica UO a valenza trasversale, tutti gli uffici del Settore Pubblico Allargato che
emettono atti amministrativi sul personale e predispongono gli stipendi;
2. Intervenire sui seguenti aspetti:
a. l’Autorità per l’Aviazione Civile e la Navigazione Marittima, considerato che a luglio 2013 ha
già superato il risultato economico del 2012, per il 2014 si procederà ad un consistente
riduzione dei trasferimenti pubblici;
b. introduzione di un tetto massimo annuale per le retribuzioni individuali, comunque
denominate, per le funzioni dirigenziali (Presidenti, membri del CdA, Direttori, etc) di enti
pubblici e enti partecipati dallo Stato; ovvero introdurre di una riduzione annua forfetaria
per le medesime cariche oltre una certa retribuzione;
c. applicare con rigore la regola di legge e contratto secondo cui non sono dovute indennità di
funzione nel caso di distacco ed eliminare tutte le indennità di funzione nel caso in cui la
stessa non sia esercitata;
d. aggiornare l’analisi già effettuata ai sensi dell’articolo 46, comma secondo della Legge n.
200/2011, sulle indennità nel Settore Pubblico Allargato, fermo restando il principio
dell’erogazione dell’indennità di funzione esclusivamente nei periodi di effettivo servizio;
e. promuovere le cooperative di inserimento e integrazione lavorativa e affidamento di appalti
pubblici a mente della Legge 21 settembre 2010 n.160 e del Decreto Delegato 27 luglio
2012 n.99 - che potranno essere oggetto di integrazione per rendere il rapporto
Stato/Cooperativa estensibile ad ulteriori ambiti - per garantire una occupazione produttiva
alle persone con disabilità fisico psicologico anche in forza a contratti di fornitura
privilegiata con la pubblica amministrazione. In tal senso sono in corso contatti con l’unica
cooperativa sociale e di servizio costituita per verificare i termini di una concessione di
servizi ai sensi della delibera n.25 del 12 marzo 2013.
ENTE POSTE
1. Accorpamento di alcuni uffici postali periferici;
2. revisione degli orari lavorativi degli addetti postali al fine di recuperare unità lavorative da
riassegnare alla PA;
3. predisporre diverse modalità di espletamento del servizio consegna postale allo scopo di
ridurre l’utilizzo dei mezzi;
4. creazione del centro di smistamento interno e revisione delle zone postali;
A.A.S.L.P.
1. avviare la trasformazione dell’A.A.S.L.P. in ufficio, suggerita anche dal Gruppo Tecnico e
tenendo conto delle valutazioni effettuate dal Consiglio di Direzione ai sensi della delibera n.25 del
12 marzo 2013;
2. rivedere ed adeguare i corrispettivi versati all’A.A.S.L.P. per gli interventi della squadra
manifestazioni (Settore Servizi Speciali) con riferimento agli eventi patrocinati;
3. revisione del contratto collettivo dei salariati che preveda: mobilità di impiego decise in
base alle esigenze gestionali e organizzative; definizione degli orari di lavoro sulla base della
mansione ricoperta e delle esigenze di servizio; riduzione della spesa riconducibile a pagamento di
straordinari mediante l’introduzione di flessibilità di orario; razionalizzazione degli elementi che
compongono la retribuzione, con particolare riferimento alle indennità finora applicate;
razionalizzazione dei permessi sindacali e adeguamento delle condizioni a quelle del contratto del
pubblico impiego;
4. revisione dell’accordo normativo economico per il servizio sgombero neve, che dovrebbe
portare ad una riduzione della spesa per il personale, con modifica del periodo di disponibilità (da
6 a 5 mesi), delle indennità previste per la disponibilità del servizio, l’introduzione della flessibilità
per abbattere i costi del lavoro straordinario e contrastare alcuni comportamenti lesivi
dell’immagine dell’A.A.S.L.P. e dell’interesse pubblico.
A.A.S.S.
1. Attuare il piano di trasformazione dell’A.A.S.S.;
2. Riorganizzare i servizi anche esternalizzando alcuni settori operativi (nel periodo 2005-
2012, si è operata una riduzione di personale di oltre 50 unità consentendo un risparmio di
circa € 1.000.000,00) in particolare, in termini di reperibilità operativa nei settori acqua-gas
ed energia elettrica al fine di ridurre gli straordinari;
3. procedere alla riorganizzazione dei servizi in termini di orario.
Il risparmio stimato coi suddetti interventi è di € 1.500.000-2.000.000 annui.
CONS
1. Revisione dei trasferimenti al CONS in linea con quanto già previsto dall’ ”Allegato Z” della
Legge di Bilancio n. 200/2011. Taglio ulteriore sui trasferimenti al CONS (passati già quest’anno da
5.000.000 a 4.500.000 di euro) del 10-12% per arrivare a stanziare nel 2014 circa € 4.000.000 di
euro: risparmio di circa € 500.000,00;
2. incamerare in apposito capitolo del bilancio dello Stato il 20% degli introiti che le
federazioni sportive percepiscono a titolo di diritti televisivi ed utilizzare tali risorse per sostenere
ed organizzare eventi sportivi in territorio.
INNOVAZIONE TECNOLOGICA NEL SETTORE PUBBLICO ALLARGATO
1. E’ assolutamente prioritario il potenziamento e la razionalizzazione dell’innovazione
tecnologica. Tale processo già in atto con il protocollo informatico e con il sistema di gestione
documentale dal 2014 ai sensi del Decreto Delegato 8 luglio 2013 n.81, che prevede
l’informatizzazione e la valenza giuridica di tutti i documenti che circolano in via telematica fra UO
della P.A. ed all’interno di ciascun Ente Pubblico necessita di una pianificazione e gestione unitaria
per tutto il Settore Pubblico Allargato con i ruoli i compiti e le responsabilità previste dalla legge
188/2011;
2. rinnovo software in dotazione a vari Uffici della PA e di accessibilità ai dati dei vari uffici
mediante l’integrazione delle banche dati esistenti attraverso il Portale dei Servizi;
3. ampliamento dell’offerta dei servizi on line all’utenza, e richiamo ai doveri di cui alle leggi
159 e 160 del 2011, per la semplificazione e i diritti dell’utenza;
4. E’ essenziale, da questo punto, di vista l’attivazione delle funzioni di pianificazione e
controllo di cui all’articolo 25 della Legge n.188/2011, e la definizione di linee guida che devono
essere attuate e monitorate;
5. Informatizzazione e valenza giuridica di tutti i documenti rilasciati dallo Stato in via
telematica verso gli utenti, fra uffici;
6. Tale azione deve essere funzionale al miglioramento dei servizi all’utenza, alla riduzione del
personale ed alla creazione della cultura del “dato” intesa come sviluppo di un sistema di
imputazione e gestione delle informazioni, messa a sistema delle banche dati, monitoraggio e
verifica degli obiettivi.
FORMAZIONE NEL SETTORE PUBBLICO ALLARGATO
1. Potenziare la formazione (linguistica ed informatica in primis) utilizzando le risorse bloccate
nel Fondo Servizi Sociali;
2. dovranno, in particolare, essere impostati percorsi formativi atti a riconvertire figure
professionali provenienti da settori scarichi di lavoro da riassegnarsi a settori in sofferenza.
TURNOVER E FABBISOGNO DEL SETTORE PUBBLICO ALLARGATO
1. Occorre impostare un sistema di incentivazione al pensionamento volontario specialmente
di personale in esubero che ricopra qualifiche sulle cui retribuzioni incide considerevolmente
l’anzianità di servizio. Ciò consentirà una consistente economia nel medio periodo; il meccanismo
di incentivazione dovrà essere impostato senza penalizzazioni, tramite ad esempio l’attribuzione di
contributi figurativi; tale norma dovrebbe avere una valenza temporale limitata (2013 – 2015);
2. adottare celermente il fabbisogno secondo criteri di diminuzione già elaborati sul piano
tecnico e definendo contestualmente le esternalizzazioni per le quali è in corso studio di fattibilità;
3. agire per un ricambio generazionale nel Settore Pubblico seguendo le indicazioni del FMI,
l’OCSE, l’UE e quindi anche rafforzando le professionalità che devono svolgere funzioni strategiche
per la governance del sistema e per gli adempimenti richiesti dal contesto economico finanziario
internazionale;
4. ai fini della verifica del rispetto dei tassi di sostituzione, da intendersi stabiliti in relazione al
complessivo Settore Pubblico Allargato, ogni incarico su posto vacante nonché la stipula di
contratti di lavoro subordinato su posizioni non previste potrà avere corso esclusivamente per
decisione del Consiglio di Direzione, su proposta e parere conforme del Direttore della Funzione
Pubblica tramite concorso/selezione.
RIDUZIONE DEGLI ONERI RETRIBUTIVI NEL SETTORE PUBBLICO ALLARGATO E NUOVE
RETRIBUZIONI PER I PUBBLICI DIPENDENTI
1. Obiettivo di progressiva riduzione degli oneri retributivi – che allo stato sono fissati
dall’articolo 73, comma terzo della Legge 22 dicembre 2010 n.194 attraverso la riduzione delle
sostituzioni e del turnover – attuando il “Capitolo II Misure per il contenimento e la riduzione degli
oneri retributivi” dell’Allegato Z alla Legge n.200/2011 richiamato anche nell’Accordo Governo
OO.SS. per il rinnovo del Contratto di Lavoro del Pubblico Impiego per il biennio 2011-2012;
2. Elaborare le nuove norme per la parità normativa e retributiva pubblico-privato a mente
dell’articolo 70 della Legge n.188/2011 e del vigente Accordo Governo/OO.SS. per in rinnovo del
contratto collettivo del pubblico impiego, anche con revisione delle indennità legate alla funzione
al merito agli orari di servizio alla mobilità;
3. Non dare incarichi retribuiti a pensionati e dipendenti pubblici.
FORZE DI POLIZIA
nelle more delle complessiva riorganizzazione dei Corpi, affidare le mansioni amministrative a
personale civile nelle Forze di Polizia per liberare risorse da utilizzare nel perseguimento delle
finalità di tutela dell’ordine pubblico e repressione dei reati proprie dei Corpi.
TRIBUNALE
1. modificare il regime delle notifiche degli atti giudiziari specie in materia penale alle banche
ed alle società finanziarie con l’adozione di procedure che ne consentano l’esecuzione in maniera
più agevole, eventualmente mediante l’utilizzo di strumenti telematici al fine di poter ottimizzare
risorse umane, tempo e mezzi a disposizione rispetto all’attività complessivamente svolta dal
Gruppo”;
2. adottare il decreto delegato per la definizione delle spese del procedimento penale e dei
diritti di ufficio per le attività di segreteria e cancelleria previsto dalla recente legge contenente,
fra le altre, norme in materia giudiziaria;
ESTERNALIZZAZIONI
1. Dare corso alla esternalizzazione dei servizi non strategici con garanzia di economicità e
prevedendo agevolazioni per le cooperative di lavoro e per l’impiego del personale da trasferire.
Individuazione dei servizi sanitari e sociali non strategici per lo Stato. Fra i settori che saranno
oggetto di esternalizzazione, oltre quelli già individuati nell’Allegato Z alla Legge 22 dicembre 2011
n.200, sono individuati: cinema, macello pubblico, stoccaggio carburante, pulizie;
2. occorrerà, inoltre, proseguire nell’ampliamento di un sistema integrato pubblico/privato
nei servizi alla persona; tale percorso di valenza strutturale sarà preceduto da una fase di analisi e
scelta politica circa il ripensamento delle attività necessariamente erogate dalla “macchina
pubblica”, in applicazione al principio di sussidiarietà nei rapporti tra Stato e società.
ORARIO DI LAVORO
1. applicare il rinnovo contrattuale con rimodulazione dell’ orario di lavoro in relazione ad
esigenze dell’utenza;
2. incentivare il part time prevedendo anche contributi figurativi a tempo pieno per chi
accede al part time in età vicina alla pensione;
3. introdurre anche per il Settore Pubblico Allargato la possibilità di accesso al part time
imprenditoriale;
4. incentivare il part time a 30 ore mediante un’adeguata campagna informativa;
5. nei servizi e uffici scarichi di lavoro ed in alcune attività (pulizia, custodia) prevedere il
lavoro part time nell’ambito del fabbisogno; prevedere, in quelli soggetti a stagionalità, una
specifica flessibilità d’orario;
6. nuova formulazione dei nastri orari in particolari servizi (esempio nettezza urbana, centri
sociali, etc), al fine di evitare straordinari non dovuti.
RILEVAZIONE E CONTROLLI PRESENZE
1. Rilevazione e controllo rigorosi e puntuali delle presenze dei pubblici dipendenti attraverso:
a) inserimento sui mezzi di servizio, utilizzati da alcune categorie di lavoratori tenuti a
prestare la propria opera anche fuori sede, di dispositivi che registrino gli spostamenti effettuati;
b) videosorveglianza negli edifici presso cui hanno sede gli Uffici e Servizi sia per verificare il
controllo sull’identità di chi effettua la timbratura ed il documento utilizzato sia per controllare
eventuali uscite non registrate sia per la sicurezza stessa degli edifici pubblici, fatte comunque
salve le vigenti norme in materia di privacy;
c) utilizzo di diversi mezzi identificativi per la rilevazione delle presenze;
d) estendere a tutti i settori la timbratura in entrata ed in uscita per tutti i dipendenti, anche
in posizioni apicali.
PERMESSI E DISTACCHI SPORTIVI
Condivisa l’opportunità di attuare una revisione dell’istituto del permesso sportivo, in linea con le
finalità della politica dello sport, occorre:
a) ridurre il ricorso al permesso sportivo;
b) addebitare i costi che i permessi sportivi e i distacchi comportano al Settore Pubblico Allargato a
carico dei budget del C.O.N.S., delle Federazioni sportive, ecc.
TRASFERTE E RIMBORSI SPESE PER AUTO PRIVATA
Riduzione degli spostamenti interni dei dipendenti che fanno uso del proprio mezzo o di mezzo
dello Stato assegnato in dotazione all’ufficio o servizio interessato; tali spostamenti dovranno
essere legati esclusivamente alle inderogabili necessità dei rispettivi servizi, effettuando i più rigidi
controlli. I dati relativi dovranno essere trasmessi per le necessarie rilevazioni e monitoraggio
all’Ufficio Registro Automezzi.
SPESE DI OSPITALITA’, SPESE DI VIAGGIO E UTILIZZO DELLE AUTO DI RAPPRESENTANZA
Elaborare una proposta di Regolamento che disciplini il pagamento dell’ospitalità in territorio, le
spese di viaggio non rientranti nell’Allegato G alla Legge Organica per i dipendenti dello Stato, e
l’utilizzo dell’auto di rappresentanza per i funzionari pubblici.
RAZIONALIZZAZIONE PARCO AUTOMEZZI PUBBLICO
Elaborare un’analisi dei costi relativi alla gestione e manutenzione degli autoveicoli del Settore
Pubblico Allargato comprensiva di una valutazione in ordine all’utilizzo del contratto di noleggio al
fine della riduzione dei costi medesimi, nonché di una progressiva riduzione degli stessi
contestualmente a progetti di centralizzazione delle attività di fattorinaggio e razionalizzazione
dell’utilizzo di mezzi pubblici.
DIRIGENTI
1. Impostare il sistema della spesa pubblica secondo lo strumento del budget inteso come
fabbisogno di risorse umane strumentali ed economiche, con applicazione degli standard per ogni
settore ed UO, sulla base del programma annuale e pluriennale e dell’attribuzione dei poteri e
delle responsabilità amministrativo-gestionali;
2. attuare la separazione dei poteri sulla spesa ai sensi delle leggi vigenti anche attraverso la
revisione delle norme in materia di contabilità pubblica;
3. prevedere gli obiettivi/risultati da raggiungere in capo ai Dirigenti e successiva valutazione;
4. corsi e selezioni: dare attuazione alle disposizioni che prevedono l’emissione dei bandi di
concorso e selezione per la dirigenza;
5. valorizzare chi ha conseguito e fatto conseguire risparmi e innovazione e far cessare gli
incarichi di chi ha dimostrato inadeguatezza.
SANITA’ E SCUOLA
In considerazione della specificità dei Settori Scuola e Sanità e della rilevanza in termini di spesa
pubblica evidenziata dal Gruppo Tecnico è necessario intervenire tempestivamente su tali due
ambiti.
I.S.S.
1. Profilo organizzativo:
a) adozione di un nuovo piano sanitario e socio sanitario;
b) definizione di un piano del personale, ai sensi della Legge 165/2004 con specifica
approvazione del Congresso di Stato, da attuarsi in un arco temporale triennale, che costituisca il
fabbisogno di personale dell’I.S.S., già valutato in esubero di 80 unità e tale da renderne la
gestione autonoma ed autosufficiente, effettuando altresì la riduzione dei costi per reperibilità,
straordinari e riposi compensativi per il settore socio sanitario;
c) creazione di una Commissione Medica per la valutazione della idoneità del personale
medico e sanitario e conseguente definizione delle modalità di esubero del personale ritenuto non
idoneo;
d) utilizzo del documento di Budget, previsto dalla Legge 165/2004, come strumento di
valutazione annuale e triennale dei dirigenti dei servizi, anche in relazione a specifici obiettivi di
natura economica;
e) affidamento delle mansioni strettamente amministrative a personale non sanitario. Nei
Centri Sanitari riduzione degli infermieri a 21 unità;
f) soppressione di sedi periferiche di farmacie;
g) revisione di tutte le convenzioni ed i contratti in essere;
h) garantire equità ed uniformità nelle modalità e termini di godimento delle ferie fra i
dipendenti I.S.S. turnisti e non, nonché omogeneità nella fruizione delle assenze;
i) revisione delle scelte onerose in termini economici, con particolare riferimento alle spese
di gestione non caratteristiche (tesoreria, spese informatiche, Casa per Ferie di Pinarella e
contributi come APAS e Colonie);
j) impostare l’organizzazione dei servizi sanitari sette giorni su sette.
2. Profilo previdenziale:
a) sotto il profilo della cosiddetta “solidarietà di ritorno”, adottare un intervento legislativo
che porti ad un regime unico le pensioni I.S.S. e quelle Stato e stabilire una rendita massima di
4.000,00 euro al mese, incluso il divieto di svolgere attività lavorativa;
b) operare una semplificazione e razionalizzazione del sistema di erogazione degli
ammortizzatori sociali, con l’obiettivo di indirizzare gli interventi al fine di eliminare eventuali
abusi e distorsioni con conseguenti eccessivi oneri;
c) revisione delle modalità di accesso all’istituto degli assegni famigliari;
d) reintroduzione della quota capitaria;
e) costituzione del fondo per la non autosufficienza, come da Legge 191/2011, in modo da
scorporare, in un triennio, tale spesa da quella socio sanitaria.
3. Accesso ai servizi
a) introduzione di contributi sanitari, bassi e senza esenzioni (per esempio sulle ricette o sugli
esami di laboratorio o di radiologia) oppure di contributi più elevati per alte fasce di reddito. Da
attuarsi a seguito della riforma fiscale;
b) revisione della gamma di prestazioni garantite dal sistema pubblico, anche attraverso il
nuovo piano sanitario, con particolare riferimento a cure termali, cure odontoiatriche e di
ortodonzia, analisi genetiche, anticoncezionali, prestazioni di fisioterapia (mantenimento di
prestazioni riabilitative non trattabili con terapia del dolore);
c) revisione del Prontuario Farmaceutico e delle fasce di farmaci a pagamento e stipula di
accordi con strutture specialistiche di terzo livello per la preparazione e fornitura di farmaci ad alto
costo (es. farmaci antiblastici), in modo da garantire economie di scala mantenere inalterato il
livello qualitativo.
4. Controlli
a) verifica di tutte le certificazioni di invalidità che comportino accesso a cantieri integrativi,
ammortizzatori sociali, pensioni o altri benefici a carico dello Stato.
SCUOLA
Occorre ripensare globalmente il sistema d'istruzione con un orizzonte temporale di un triennio,
riformarlo sia nei suoi modelli organizzativi sia nelle sue peculiarità didattiche assumendo come
condizione ineliminabile la garanzia della qualità del sistema d'istruzione stesso e il raggiungimento
di obiettivi fissati anche a livello europeo, quali rendere l’apprendimento permanente e la mobilità,
una realtà concreta, migliorare la qualità e l’efficienza dell’istruzione e della formazione,
promuovere equità, coesione sociale e cittadinanza attiva, stimolare la creatività e l’innovazione,
inclusa l’imprenditorialità, a tutti i livelli di istruzione e formazione. Va inoltre sottolineato che la
riforma della scuola, per realizzare sia qualità sia contenimento della spesa, va accompagnata da
un piano di edilizia scolastica o comunque da un ripensamento della destinazione delle strutture
attualmente in uso, in altro caso alcune delle ipotesi di risparmio identificate sono impossibili da
realizzare.
Sulla base di queste indicazioni si possono individuare le aree di intervento nel breve e nel medio
termine:
1. ridurre il numero del personale ausiliario assunto a tempo determinato sia riducendo il
numero dei bidelli nelle strutture sia recuperando personale – previa verifica di idoneità psicofisica
- già in servizio nel Settore Pubblico Allargato (salariati, smistatori, addetti cinema e teatri,
personale dell’Ufficio Tributario, per i quali si prevede un esubero). In questo senso un’ importante
economia ed una efficace gestione delle risorse con contenimento del ricorso alle pubbliche
graduatorie si potrà avere dando attuazione del punto 13.4 dell’Accordo P.A./OO.SS. nella parte in
cui prevede l’assegnazione di dipendenti di pubblico impiego alla scuola. Se si riducesse del 30% il
numero degli Addetti Qualificati-Bidelli e dei Bidelli-Cuochi, assunti a tempo determinato, anche
attraverso una razionalizzazione del servizio mensa, si otterrebbe un risparmio, calcolato con
margine di approssimazione, nel 2013 (sett-dic) di € 150.000 circa e di € 220.000,00 nel 2014 (gengiu);
2. eliminare totalmente (con un risparmio di € 130.000,00) o ridurre le propine d'esame
fissando un tetto di spesa massimo;
3. rivedere il regolamento e il sistema dei trasporti, legandosi ad un necessario ripensamento
della logistica della scuola (vedi paragrafo trasporti);
4. rivedere il sistema di erogazione dei contributi previsti dall'attuale legge sul diritto allo
studio;
5. riorganizzare il Dipartimento Istruzione con assegnazione dei compiti di valutazione del
sistema d'istruzione e di internazionalizzazione (Unesco compreso) dello stesso eliminando
contestualmente il ricorso ai distacchi per il Centro di Monitoraggio;
6. riduzione del numero delle classi nel Piano Cattedre per consentire minori esigenze di
personale docente. Funzionale al reperimento di figure di elevata scolarizzazione nella Pubblica
Amministrazione è, infatti, il reperimento di professionalità dalla Scuola e l’attuazione del punto
13.4 dell’Accordo fra Governo e OO.SS., il quale prevede la revisione delle disposizioni attualmente
vigenti per l’assegnazione di personale docente ad UO del Settore Pubblico Allargato. Nella Scuola
Media fin dal prossimo anno scolastico si potrebbero ridurre due corsi (20 alunni per classe
anziché 17);
7. riorganizzare alcuni servizi ora integralmente pubblici, favorendo un'integrazione pubblico
e privato virtuosa, come è stato nel caso degli asili nido, assicurando al servizio pubblico il
controllo dei parametri di qualità attraverso proprie Autorità e affidando al terzo settore
un'organizzazione di questi servizi che vada ancora di più incontro alle necessità e ai bisogni delle
famiglie e dei ragazzi. In questo senso, si potrebbe avviare uno studio per arrivare ad una
esternalizzazione della Ludoteca, di Giochiamo allo Sport e degli stessi Centri Estivi, favorendo la
creazione di Cooperative alle quali accordare, oltre ad un vantaggioso regime fiscale, l'utilizzo delle
strutture e la disponibilità del personale non docente di ruolo in considerazione del costo dei tre
servizi pari a circa € 1.000.000,00;
8. riformare la scuola con i seguenti elementi di razionalizzazione della spesa andando ad
incidere sulla riduzione del personale attraverso la revisione dei rapporti educatori/scolari,
l’introduzione di criteri più flessibili nella formazione delle classi, la revisione del numero bidelli e
bidelli cuoco almeno del 5% con forme di flessibilità negli orari, la revisione del tempo scuola e dei
modelli organizzativi scolastici, la revisione dei curricula con il contenimento di alcune unità
(Scuola Secondaria Superiore), la riduzione degli insegnanti di educazione motoria, mettendo in
atto un progetto che razionalizzi tali risorse professionali;
i Centri Documentazione (CD) in tutti gli ordini scolastici e i relativi distacchi sono stati riorganizzati
con il recente decreto che ha consentito un risparmio di circa € 400.000,00; i coordinatori delle
attività sportive scolastiche ed extra scolastiche possono essere ridotti, assicurando il medesimo
servizio per tutti gli ordini di scuola;
9. un’attenzione particolare dovrebbe essere rivolta ad una riduzione delle sostituzioni,
individuando anche modalità per la concessione dei permessi straordinari che consentano una
sostituzione senza accedere alle graduatorie;
10. per quanto riguarda i libri di testo, vista la circolare della Segreteria di Stato, occorre fare
un risparmio di almeno un 20%.
UNIVERSITA’
E’ necessaria la riorganizzazione dell’investimento dello Stato nell’Università di San Marino. In
questo ambito si fa riferimento alla relazione allegata alla delibera sulle convenzioni dell’Università
degli Studi di San Marino del 19 giugno scorso, ed in particolare la razionalizzazione della spesa per
le docenze seguendo il criterio comune dei crediti formativi universitari (CFU), la determinazione
del numero minimo di iscritti per l’attivazione dei corsi universitari, il divieto di accumulo di più
contratti per la stessa persona, la riforma dell'università con riduzione e accorpamento dei
Dipartimenti e la conseguente riduzione dei rapporti convenzionali. In tale ottica è previsto un
risparmio col quale si prevede di finanziare l’espansione delle attività dell’Università, per stimolare
la nascita e lo sviluppo di imprese sul territorio, con specifici programmi di ricerca nel campo delle
produzioni e di formazione del personale.
TRASPORTI
1. Occorre addivenire ad una nuova gara d’appalto entro fine anno che porti ad un forte
risparmio, pari al 20% della spesa attuale, a partire dall’anno scolastico 2014-2015. Inoltre
si ritiene imprescindibile proporre una politica unica dei trasporti, sia interni, sia per i
collegamenti con le scuole del circondario sia per il sostegno alle linee internazionali fatte
da vettori privati.
2. Valutare il trasferimento al privato anche del trasporto anche attraverso una gara d’appalto
unica assieme a quella del trasporto scolastico.
INTERVENTI CON IMMEDIATI EFFETTI ECONOMICI
(in parte già concordati con le OOSS)
1. immediato intervento in relazione al personale ausiliario a contratto privatistico da
assumersi in settembre nel settore scuola, con evidenza di riduzione dell'orario e del numero di
personale richiesto;
3. taglio netto delle spese varie e per iniziative varie per tutte le Segreterie di Stato al fine di
dare un chiaro segnale alla cittadinanza di responsabilità;
4. soppressione di alcune festività con un risparmio minimo di € 90.000,00 annui nel Settore
Pubblico Allargato per ogni giorno soppresso;
5. revisione retribuzione per dipendenti non in ruolo ex art. 70 della Legge n.188/2011 e
Accordo P.A. OO.SS. . Una riduzione del 10%. comporta un risparmio di circa € 1.500.000 all’anno;
6. applicare il nuovo sistema di conteggio ferie ai turnisti. Solo nell’I.S.S. circa € 700.000,00
all’anno (stima I.S.S. su base 2008);
7. recuperare gli importi indebitamente percepiti da dirigenti e dipendenti di enti e segnalati
dalla relazione di Spending Review;
8. blocco degli straordinari, fatti salvi quelli già autorizzati, sino a formulazione di proposta di
riorganizzazione orari di lavoro (AASLP, A.A.S.S., AASFN). Nella PA ed in relazione ai Corpi di Polizia
forte riduzione degli straordinari;
9. blocco di tutti i nuovi contratti e degli inserimenti sociali (anche di tipo integrativo). Tali contratti nel 2012 (n.164 soggetti da contabilità AASLP) sono costati allo Stato € 3.400.000,00 circa
esclusi i contratti privatistici relativi ad inserimenti di invalidi. (tale importo andrebbe valorizzato in
apposito capitolo di bilancio piuttosto che inglobato nelle spese per il personale poiché frutto di
una scelta di azione sociale dello Stato);
10. prevedere l’ingresso a pagamento in eventi e manifestazioni;
11. riduzione forfettaria sui capitoli di spesa sottostanti ad eventi, iniziative promozionali
nell'ambito dei quali non sia oggettivamente quantificabile il ritorno delle spese effettuate fermo
restando l’obbligo di rendicontazione per i soggetti che ricevono i contributi ai sensi della legge
sullo stemma e patrocinio. Perseguire la trasparenza su sito dedicato anche a fini delle
raccomandazioni GRECO. Prevedere la rendicontazione degli eventi patrocinati e finanziati da
Segreterie di Stato;
12. tagli di spesa sugli oneri per la progettazione delle opere pubbliche di un ulteriore taglio del
10% anche con effetto immediato, ottenendo così un risparmio di 21.000,00 €;
13. contributi per l’agricoltura: nel 2014 taglio del 10% sull’importo stanziato 2013, risparmio
pari a circa € 100.000.
INTERVENTI ULTERIORI
AFFITTI E IMMOBILI
1. eliminazioni delle sedi diplomatiche non necessarie;
2. bando d'asta relativo agli immobili locati per l'esercizio di una attività economica,
provvedendo con Decretazione d'urgenza, alla rimozione del vincolo convenzionale in essere.
L'asta sarà effettuata con il criterio del rialzo del prezzo. Avviare procedimenti esattoriali per i
conduttori morosi anche con procedure di recupero forzoso;
3. disdire e/o avviare procedure di rinegoziazione delle locazioni passive ed attive alle
condizioni di mercato e secondo il nuovo fabbisogno essenziale tenuto conto del piano di
accorpamento di uffici e sedi. Sulla base delle analisi scaturite nelle due Relazione dei Gruppi di
Lavoro incaricati nel 2008 e nel 2012 e dell’ulteriore ricognizione in corso di svolgimento degli spazi
ad uso degli uffici pubblici (cfr. delibera di CdS n. 24 del 4 giugno 2013), verrà effettuata una
razionalizzazione degli spazi destinati a sedi amministrative ed istituzionali che porterà anche a
valutare la disdetta di alcuni affitti passivi con particolare riferimento a quelli ad uso
magazzino/deposito;
4. ristrutturazione e riconversione di immobili di proprietà dello Stato attualmente
scarsamente utilizzati in quanto inadeguati (ad es. edificio ex-Forcellini). Per quanto concerne gli
affitti attivi di locali conferiti a privati con canoni di locazione non in linea con i prezzi di mercato, si
deve dare disdetta e rinegoziare le condizioni contrattuali;
5. concentrare le sedi amministrative e tecniche;
6. affitti terreni in uso ad agricoltori o privati cittadini: si propone di rivedere le attuali tariffe
con cui vengono sottoscritti i contratti di cessione in uso annuale (privati cittadini) o quinquennale
(operatori agricoli). Tali tariffe, invariate da anni, sono significativamente al di sotto di qualsiasi
parametro di mercato. Si propone un consistente aumento di tali canoni (in particolare per i terreni
di max 600 mq in uso ai privati cittadini senza licenza di operatore agricolo), che possano generare
nuove entrate per almeno 30-50.000 euro all’anno. Tale operazione potrà essere perseguita anche
dando immediata disdetta di tutti i contratti in essere;
7. stabilire criteri per acquisire locali secondo principi di trasparenza e regole nella selezione
degli immobili al minor costo possibile;
8. vendita di immobili pubblici non strategici mediante pubblica asta, con i proventi della
quale attivare manutenzioni delle strutture dello Stato per ridurre o eliminare il ricorso ad affitti
presso terzi;
9. accesso alla locazione finanziaria piuttosto che al contratto di locazione salve esigenze
assolutamente transitorie.
BANCA CENTRALE
1. si dà mandato al Segretario di Stato per le Finanze di rinnovare la convenzione per la
remunerazione dei servizi resi per il triennio 2013 – 2015 fatto salve le seguenti condizioni:
a. riduzione dell’onere complessivo a carico della PA e degli ENTI del 30% rispetto a quello
riferito all’esercizio 2012;
b. superamento delle forme di remunerazione del Servizio di Esattoria e Tesoreria su base
forfettaria in favore di una remunerazione analitica a tariffe di mercato parametrata al
numero delle operazioni richieste;
c. rinegoziazione, con riferimento a parametri di mercato, dei tassi di rendimento delle
somme liquide depositate dallo Stato e dagli Enti presso la Banca.
2. Stabilire l’obbligo del vincolo di pareggio di bilancio a decorrere dall’esercizio 2014.
EDILIZIA SOVVENZIONATA SOCIALE E RESIDENZIALE
1. verifica (già avviata) delle condizioni economiche e sociali degli assegnatari degli alloggi di
edilizia residenziale, avvalendosi della collaborazione del Servizio di Salute Mentale, del Settore
Patrimonio della Contabilità di Stato e della Sezione Cooperative dell’Ufficio del Lavoro;
2. rinegoziazione dei contratti di locazione in essere e verifica sulla permanenza delle
condizioni di necessità, al fine dell’ eventuale disdetta degli affitti di alloggi in assegnazione
temporanea alla loro scadenza nei tempi previsti per legge;
3. qualora si debba comunque ricorrere a locazioni presso terzi, utilizzo dello strumento del
Bando di gara pubblico;
4. attuazione di interventi su posizioni con ingenti arretrati, sia con contratti in assegnazione
temporanea che a tempo indeterminato, con piani di rientro entro il 2016;
EDILIZIA SOVVENZIONATA RESIDENZIALE COOPERATIVA
Nuovo testo di legge in materia di edilizia sovvenzionata residenziale cooperativa (in fase di
elaborazione). La legge, di profonda riforma della vigente normativa, è tesa al superamento della
garanzia dello Stato sui prestiti concessi al fine di ridimensionare la consistente esposizione
finanziaria dello Stato nei confronti del sistema bancario verso i mutuatari fruitori di mutui
agevolati per l’acquisto della prima casa. L’intervento determinerà quindi da una parte una
semplificazione delle procedure, dall’altra un rilevante risparmio per lo Stato, ad oggi non
quantificabile.
INTERVENTI RELATIVI AD ENTI A PARTECIPAZIONE PUBBLICA
1. stabilire un tetto massimo delle retribuzioni degli Enti partecipati ed un tetto a rimborsi
spese ecc.
2. verificare come vengono spesi i contributi/trasferimenti con obbligo di rendicontazione
delle spese periodica impegnando i CdA nominati ed i Sindaci con eventuale riporto a Direzione
Finanza Pubblica;
3. accorpamento delle funzioni del CVB, del Consorzio San Marino 2000 e dell’Ufficio del
Turismo la cui sede deve essere ridefinita in una posizione maggiormente strategica con la
creazione di info point (nel Centro Storico di Città e presso la stazione della Funivia);
4. ridefinire la convenzione con Aeroclub limitando fortemente il contributo pubblico diretto
ed indiretto (dipendente pagato dallo Stato);
5. concordare con il Fondo Servizi Sociali interventi per accedere alle risorse dello stesso;
6. regolare il rapporto di contribuzione fra la Stato e gli Enti attraverso contratti di servizio
che definiscano tempi e costi in funzione degli obiettivi stabiliti;
BENI STRUMENTALI
Promuovere intervento legislativo che limiti le agevolazioni sull’acquisto di beni strumentali ai soli
beni strettamente congruenti l’attività dell’azienda.
COSTI ENERGETICI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Riduzione della spesa per almeno il 10% sui costi di approvvigionamento energetico e idrico dello
Stato.
REVISIONE DEI PROCEDIMENTI E PROCESSI
Semplificazione delle procedure quali quelle relative alla esazione di piccole somme (tipo
importazioni tramite posta).
RINEGOZIAZIONE CONVENZIONI
Verificare la possibilità di rinegoziare contratti relativi ai trasporti scolastici ed interni, al piano
informatico (Cis Coop), alla gestione dei Parcheggi (Sinpar in scadenza il 31/12/2014) e del
Motogp:
a) Il Gran Premio costituisce una importante voce di spesa per lo Stato. L’Accordo con DORNA
prevede che trascorso il triennio 2012-2014, l’Ecc.ma Camera e DORNA hanno facoltà di recedere
anticipatamente dal contratto a loro insindacabile giudizio e senza che ciò comporti il pagamento
di penalità e oneri economici aggiuntivi;
b) è importante valutare tutte le possibilità tecniche, normative ed economiche relative alla
rinegoziazione della Convenzione Aggiuntiva del 1994 tra la Società concessionaria Sinpar e lo Stato, in scadenza nell’anno 2014, in logica di risparmio e di gestione razionale ed equilibrata del
settore parcheggi.
ALTRI INTERVENTI
1. Effettuare la ricognizione delle norme che nei vari settori dispongono a favore dei
contribuenti esenzioni e benefici fiscali da imposte dirette ed indirette onde compiere una
valutazione ed eliminare sacche di incongruità;
2. Recuperare imposte e tasse e multe: vanno incassate le multe a residenti italiani; bolli auto
non pagati; prevedere inequivocabilmente la riscossione di imposte su mutui e garanzie per
barche e aerei.
CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA’
Qualora gli interventi sopra elencati non fossero sufficienti a raggiungere la quota di risparmi
strutturali prefissata, in subordine si potrà valutare un ‘prelievo di solidarietà’ allo scopo di lasciare
inalterati i trasferimenti che vengono fatti dal bilancio dello Stato per ammortizzatori sociali
attraverso un intervento straordinario sugli stipendi del Settore Pubblico Allargato e degli Enti
partecipati dallo Stato, nella misura del 3% per le retribuzioni superiori a €. 1.800,00 per gli anni
2013 – 14 – 15.