Spending review: la maggioranza si aspetta risposte concrete
L'operazione complessiva non è di quelle particolarmente agevoli: si tratta di mettere mano ai conti pubblici, di individuare sacche di spreco e di risparmio, indicare la strada per l'ottimizzazione delle risorse. Un compito che la politica ha ritenuto di affidare ai tecnici, per assicurare un risultato laddove, negli anni, non è mai stato facile intervenire. “Tutti – dichiara il capogruppo democristiano, Luigi Mazza - ci rendiamo conto del grosso lavoro che implica un'operazione di questo genere , come pure la capacità di rompere schemi consolidati nel tempo”. Mazza confida sulla professionalità di chi è stato chiamato a far parte del gruppo di lavoro, persone che conoscono tutti i gangli della Pubblica Amministrazione e tecnici provenienti dal settore privato, che si occupano di riorganizzazione aziendale. “Sono convinto – aggiunge Mazza – che sapranno darci le migliori indicazioni per proseguire un lavoro già iniziato. Assurdo pensare che possano fallire nel compito solo perché non c'è il candidato di Rete”. Non crede, il presidente del gruppo DC, alle voci di un voto di Alleanza Popolare in appoggio alla candidatura di Rete; ricorda che la maggioranza ha indicato compatta le sue candidature, convinta delle loro capacità. “Non c'è alcuna ragione per pensare ad uno sfasamento nella coalizione”. Un concetto espresso dal Capogruppo di Alleanza Popolare, Mario Venturini, più propenso a pensare che i tre voti di appoggio alla candidatura di Rete siano arrivati in ordine sparso. “Se anche fosse – dichiara – non sarebbe certo un fatto straordinario, non certo una presa di distanza”. Anche Venturini ricorda che la maggioranza ha fatto una scelta attenta, maturata vagliando professionalità di indiscussa competenza. “Da loro – dichiara - ci aspettiamo molto; risposte precise su come intervenire per tagliare spese non strategiche e per combattere gli sprechi. Non mi aspetto delle teorie – conclude Venturini - ma un chek-up completo e l'indicazione di obiettivi concreti”. Anche il Segretario dl PSD, Gerardo Giovagnoli, risponde alle critiche sottolineando il risultato della votazione: “Se il Consiglio si è espresso in maniera quasi unanime significa che c'è stato apprezzamento anche da parte delle forze di opposizione e che si è scelto con criterio. Rete non ha trovato una convergenza sul candidato delle minoranze, mentre lo ha fatto il resto dell'opposizione, dimostrando la capacità di trovare una sintesi necessaria. Spero che questo non porti ad un disimpegno per il lavoro importante che ci aspetta nel contenimento e la revisione della spesa pubblica”.
Sergio Barducci
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