Spending Review: “Un'ora in meno di lavoro vale 5 milioni di euro”
Una piccola rivoluzione. Posto l'obiettivo, si ragiona sui mezzi per raggiungerlo, auspicando condivisione, con le parti, con le stesse opposizioni. Alcune ipotesi, guardando al settore della pubblica amministrazione, vengono proprio dalle opposizioni con il consigliere PS, Alessandro Mancini che chiede di entrare tutti in una logica di solidarietà, con provvedimenti in questo senso anche provvisori: “Perché non pensare, per i dipendenti della PA, di lavorare qualche ora in meno, senza chiaramente aggredire livelli contributivi o diritti?”. Approva Marco Gatti del PDCS auspicando però garanzia sul mantenimento del livello dei servizi e chiedendo di valutare, come leva per maggiori entrate, altre soluzioni: “Ci sono tanti beni dello Stato disponibili – dice – perché non metterli in vendita?”.
Ragionamenti già all'attenzione della maggioranza: assicura rispetto per i dipendenti, salvaguardia dei servizi; “non si toccheranno scuola e sanità”, ma chiama scelte di coraggio e sacrifici nell'equità, partendo da alcune evidenze numeriche, come semplice spunto su cui lavorare: “riducendo di un'ora l'orario di lavoro dei dipendenti della PA recupereremmo subito 5 milioni di euro" - dice Luca Boschi, coordinatore di Civico 10. Un'altra strada evidenziata, quella che passa per l'ottimizzazione: “Sulla Pa, non è solo questione di stipendi, ma di gestione, qualsiasi organizzazione – dice - se ben gestita, porta risparmi del 20%”.
AS
Nel video i brani degli interventi - tratti dall'ultima puntata di "Il Cantone delle Botte" - del segretario alle Finanze, Simone Celli; di Alessandro Mancini, PS; Marco Gatti, PDCS; Luca Boschi, Civico 10