Spending review: sindacati sulle barricate per i tagli agli stipendi Pa, il Governo presenta proposte migliorative
I tagli agli stipendi dei dipendenti dello Stato restano per CSdL e CDLS misure inaccettabili, lesive dei diritti dei lavoratori, con l'aggravante di incidere sull'abbassamento dei consumi. Le Federazioni Pubblico Impiego Csu riferiscono in particolare di aver proposto “in alternativa, misure fiscali transitorie nei settori in cui è accertato che vi siano ampie sacche di evasione ed elusione fiscale. Ma il Governo – affermano - ha sistematicamente ignorato queste proposte, esercitando un accanimento incomprensibile”. Le stesse federazioni non escludono neppure che dietro all'atteggiamento dell'Esecutivo ci sia la volontà di arrivare alla rottura della trattativa per poi avere campo libero nel bilancio previsionale.
Visione respinta in toto dal Segretario di Stato agli Interni: contrariato, rivendica come la delegazione governativa sia stata al tavolo fino alla fine a differenza di chi lo ha lasciato in anticipo inviando una nota stampa a commento. “Dal canto suo invece il Governo – spiega Guerrino Zanotti - ha presentato proposte migliorative rispetto alla settimana scorsa, limitando in primis la portata di alcuni interventi come il mancato trasferimento al fondo pensioni solo per il 2019, ma inizialmente previsto per tre anni. Limitata al 2019 – aggiunge - anche la ritenuta sulle retribuzioni della Pa, confermando la disponibilità ad aprire da subito il tavolo del rinnovo del contratto di settore. Un punto su cui fa leva anche l'Usl: “Tutta la parte relativa ai pubblici dipendenti – ribadisce Francesco Biordi – dev'essere trattato nell'alveo contrattuale. Capiamo la necessità di far cassa – dice - ma che il ruolo delle organizzazioni sindacali nella contrattazione non sia snaturato”. Rassicurazioni dal Governo poi nel contrasto all'evasione fiscale: “in questo senso – anticipa Zanotti - indicheremo delle precise direttive nei prossimi giorni”.
In chiusura l'impegno ad impostare una riflessione scaturita dalla richiesta di diluire in diversi anni il mancato trasferimento del 2019. Si ragiona anche sulla possibilità di non intervenire sulle retribuzioni dei pubblici dipendenti al di sotto della soglia del reddito minimo territoriale. Disponibilità ad accogliere le richieste sindacali di poter mantenere la loro presenza all'interno degli organismi di gestione dei fondi pensione.
“L'obiettivo - conclude Zanotti - è continuare in questo rinnovato rapporto con sindacati e categorie alla luce dei delicati interventi che siamo chiamati ad operare nei prossimi mesi. Manteniamo un atteggiamento costruttivo e propositivo perché vogliamo che i rapporti possano migliorare”.