Un testo migliorato in molti aspetti quello che esce dal lavoro delle commissioni, spiegano i relatori Sergio Pizzolante e Tiziano Arlotti. Tra le novità: un periodo transitorio per le concessioni assegnate entro il 2009 e gare subito per quelle nuove. Viene riconosciuto il principio del legittimo affidamento, salvaguardati i livelli occupazionali, valorizzate le peculiarità territoriali, le forme di gestione integrata dei beni e delle attività aziendali e le professionalità acquisite sia dai concessionari sia dai gestori. Introdotti criteri premianti per strutture a basso impatto ambientale e per quelle che offrono più servizi di fruibilità rispetto a quelli già previsti per legge a favore delle persone disabili. Rivisto il sistema di calcolo dei canoni concessori classificando i beni in un minimo di tre categorie di valenza turistica. E' previsto il riordino delle concessioni ad uso abitativo, oltre all'obbligo per i Comuni di rendere pubblici i dati sull'oggetto delle concessioni e i relativi canoni, nonché l'obbligo per i concessionari di pubblicizzare questi dati sui propri siti internet. Soddisfatti i relatori mentre Forza Italia annuncia battaglia. Il disegno di legge, dicono Maurizio Gasparri e Deborah Bergamini, delegittima il lavoro, i sacrifici e gli investimenti di migliaia di aziende e famiglie italiane mettendo all'asta le concessioni e aprendo il mercato ai grossi operatori internazionali. E ribadiscono la necessità di prorogare le concessioni in essere per escludere poi definitivamente questo settore dall'assurda direttiva Bolkestein, così come hanno fatto Spagna e Portogallo.
Sonia Tura
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