Spiragli d'intesa tra governo e sindacati sulla riforma tributaria

I protagonisti preferiscono ancora mantenere il riserbo sui toni del colloquio di ieri, dove Governo e Sindacati hanno cercato le condizioni per ricucire uno strappo. Lo scontro frontale che ha portato allo sciopero generale dei giorni scorsi sembra destinato a restare alle spalle. Si guarda avanti alla ricerca di un punto d'incontro, una sintesi che soddisfi tutte le posizioni. Stando alle indiscrezioni qualche spiraglio ci sarebbe, impensabile fino a qualche giorno fa, quando il leitmotiv delle organizzazioni dei lavoratori era il ritiro della legge di riforma. Ora, sempre stando alle voci, del resto piuttosto autorevoli, si lavora sulle ipotesi di modifica del testo, sull'adeguamento delle norme alle richieste avanzate dalla CSU. Per martedì è già stato fissato un nuovo incontro e, forse, potrebbe essere quello definitivo. Manca ancora qualche dettaglio, l'intesa su un paio di punti, e poi il nuovo fisco potrebbe mettere d'accordo tutti. Il Segretario di Stato alle Finanze, Pasquale Valentini, avrebbe verificato l'appoggio delle forze politiche, oltre a quelle della maggioranza, anche se qualche insoddisfazione l'ha dovuta registrare proprio in casa. Quel che è certo è che, volendo, ci sarebbero anche gli strumenti istituzionali per arrivare alle modifiche auspicate e poi, in corso d'opera, ci sono sempre i decreti per rendere operativi gli aggiustamenti. Oltre, infine, alla verifica sul campo, con la possibilità di adeguamenti successivi, valutata la portata del nuovo impianto tributario. Martedì prossimo il confronto riprenderà e si verificherà subito se le condizioni per un'intesa sono concrete o solo virtuali.

Sergio Barducci

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