Stamina, Mussoni: "Non escludo di rivolgermi ai tribunali italiani"
Il caso Stamina ha tenuto banco in comma Comunicazioni. Il Segretario di Stato per la Sanità, Francesco Mussoni, precisati alcuni aspetti, ha confermato – riporta l'agenzia Dire - di stare valutando la possibilità di rivolgersi ai tribunali italiani. Intanto, "le società che intendono operare nell'ambito delle cellule staminali a San Marino - ha poi chiarito in Aula consiliare - devono avere determinati requisiti di qualità riconosciuti a livello internazionale, e rispettare le normative europee in materia". Quelle autorizzate che stanno attualmente svolgendo attività di conservazione – ha aggiunto - sono la Bioscience Institute e l'Isf, alle quali si aggiunge la Secure Life che "può -ha detto - potenzialmente svolgere attività riguardanti prelievo, conservazione e utilizzo" e che "attualmente svolge prestazioni di servizio-assistenza a carattere logistico-amministrativo per raccolta, trasporto, crio-conservazione". In passato l'autorizazione non era invece stata concessa a Phoenix Bio Institute e The San Marino Institute. Intanto l'Authority sanitaria sammarinese ha presentato questa mattina un esposto al Tribunale Unico del Titano. Lo conferma all'Ansa Andrea Gualtieri, dirigente dell'Authority, che nell'esposto oltre ad aggiornare la relazione sulle staminali, l'ultima presentata all'inizio del 2010 al Governo sammarinese, chiarisce che sono intervenute nuove informazioni per poter formalizzare una denuncia nei confronti "di chi tra gli anni 2008 e 2009, condusse in territorio sammarinese pratiche mediche illegali". Non solo, l'esposto - riporta l'Ansa - servirà anche ad individuare eventualmente chi spianò la strada, in quegli anni, al metodo Stamina a San Marino.
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