Stolfi: "Non accetto critiche da Ap e tanto meno da Masi"
Invece di chiedere a me perché non si è firmato l’accordo – afferma – si facciano un esame di coscienza e si assumano le loro responsabilità. Tanto più – aggiunge – che i protagonisti di quello scivolone li hanno tutti nella loro coalizione.
Ma le obiezioni che gli bruciano di più sono quelle di Tito Masi. “Pazienza se arrivassero da chi non sa nulla – dichiara Stolfi – ma da lui che ha condiviso tutti i passaggi della trattativa sono inaccettabili. Era con me da Prodi – aggiunge - è andato con Macina da Visco, ha seguito la ripresa del dialogo con Frattini e Tremonti, in due anni non ha avuto nulla da ridire e oggi attacca a pochi giorni dalle elezioni. Il Segretario agli Esteri ricorda con amarezza che il 12 giugno doveva incontrare ufficialmente il Ministro Frattini ma poche ore prima Alleanza Popolare aveva ritirato la propria delegazione di Governo.
“Avrebbero potuto aspettare qualche giorno – afferma - e consentire di raggiungere quell’obiettivo che oggi definiscono fondamentale per il Paese. Ribatte anche alle accuse di pressioni sui giudici per la vicenda Asset. Stolfi le defnisce false, un insulto a lui e ai giudici della cui indipendenza si dice assolutamente certo.
“Se un problema di credibilità c’è – polemizza – è in realtà nella coalizione di centro destra e mi auguro che dopo il 9 novembre non sia un problema del Paese”.
Lo dice in modo più esplicito: “AP è uno dei problemi più grossi della politica sammarinese”
Sergio Barducci