Strappo in casa DC: 4 consiglieri disertano la riunione del gruppo consiliare
E i vertici del partito, in una conferenza stampa, hanno lamentato questa impossibilità di confronto con i 4 amici, dal momento che il documento scaturito accoglie in parte le loro richieste.
Il Segretario Pasquale Valentini ha illustrato quale sarà il punto di partenza: sulla costituente identifica nuove forme nel rapporto con i cittadini e chiede di dare forma a un nuovo progetto di aggregazione politica, stabilendo un percorso attraverso tappe intermedie.
“La riunione ha stabilito che bisogna fare basta con i personalismi – ha detto Gianfranco Ugolini – per fare prevalere la politica”. “Non è necessaria una rifondazione del partito – ha aggiunto Loris Francini – come chiesto dai 4 amici, anche se manteniamo aperto il dialogo con loro”.
Volendo potenziare l’attività della costituente, la riflessione sul partito e la nuova forma organizzativa, la Segreteria sarà affiancata da altre figure: uno sarà Claudio Podeschi, in vista del prossimo Consiglio centrale di giugno.
Sulla linea politica per un’area democratico – cristiana, punto di partenza sarà riallacciare un canale con i Democratici di centro, proseguire il dialogo con Nuovo partito socialista e Sammarinesi per la libertà, aprire il confronto con Alleanza popolare e quella parte del Psd che ha sempre guardato con favore alla collaborazione con la Dc.
Per superare il nodo della direzione la proposta è che l’organismo sia composto da membri non appartenenti al gruppo consiliare. Gli esponenti democristiani ammettono di essere arrivati mal preparati al famoso Consiglio centrale dal quale sono scaturiti poi i primi dissensi, mentre il presidente Lorenzo Lonfernini ha aggiunto che se si arrivasse ad una nuova fuoriuscita rimetterà il proprio mandato.