Stretta pasquale: coprifuoco alle 20 e chiusura anticipata di bar e ristoranti. Ciavatta, "restate a casa"
L'ultimo decreto ricalca il precedente, con ulteriori restrizioni dal 3 al 5 Aprile. "Ciò che ci ha guidato - spiega il Segretario - sono le indicazioni dei sanitari e un ospedale al limite della sua tenuta". Sarà in vigore fino al 9.
Alla scadenza dell'ultimo Decreto, arrivano nuove misure, incentrate sulle festività pasquali. Valgono fino al 9 aprile, poi si vedrà. Ricalcano in buona parte quelle introdotte il 23 marzo e le indiscrezioni sull'anticipazione del coprifuoco trovano conferma: il 3, 4 e 5 aprile gli spostamenti in Repubblica saranno ammessi fino alle 20. Fuori da tale orario – si legge – saranno consentiti solo se motivati da comprovate esigenze lavorative, di salute, urgenza o visita ad un famigliare di primo grado. Resta il divieto di accesso a parchi e piazze, luoghi dove si concentrano gli assembramenti, rischio che cresce nei weekend e nei giorni di festa.
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Negli stessi giorni festivi e prefestivi, bar e ristoranti dovranno chiudere entro le 15.30. Il servizio da asporto sarà consentito fino alle 20.00. Senza limitazione d’orario consegne e servizio a domicilio. Chiuse al pubblico nelle giornate festive e fine settimana le attività nei centri commerciali, fatta eccezione per generi alimentari, edicole, tabacchi, farmacie, parafarmacie e ottici.
A San Marino, come in Italia, la politica si divide fra “rigoristi” e “aperturisti”: da una parte i dati allarmanti sui contagi, dall'altra il desiderio di un ritorno alla normalità. Nel mezzo, chi dice no a compromessi. “Qualunque fosse stata la decisione ci saremmo esposti a critiche perché ormai questa è la prassi”, commenta Roberto Ciavatta. “Ciò che ha guidato la stesura di questo nuovo Decreto – spiega - sono le indicazioni dei sanitari, i numeri del contagio, un ospedale al limite della sua tenuta, e quindi la necessità di ampliare per altri dieci giorni le misure, in attesa che la campagna vaccinale inizi a dare i suoi effetti”.
In Italia, a Pasqua e Pasquetta, sono ammesse le visite ad amici e parenti purché all'interno della regione. Vale anche per i sammarinesi con familiari fuori confine? Il Segretario agli Esteri dovrà verificare con le prefetture condizioni di eventuale reciprocità, nel frattempo Ciavatta si appella ai cittadini: “Sarebbe bene che rimanessero all'interno dei confini e nelle loro case. È questa la misura che dobbiamo perseguire per tentare di ridurre il contagio. Quindi – afferma il Segretario alla Sanità - al di là delle prescrizioni e dei contenuti del decreto, è buona prassi che i cittadini cerchino il più possibile a non entrare in contatto con altre persone. È l'unico modo che abbiamo, fino a quando non ci sarà una copertura vaccinale che garantisca un'immunità, per evitare che questa esplosione continui ad essere sui bollettini ogni giorno”.
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Leggi il decreto n.62-2021