Svezia: nelle elezioni cresce la destra anti-immigrati ma non sfonda. Rebus governo
Come già accaduto in Germania e in Italia l'esito delle elezioni legislative in Svezia delinea un quadro quanto mai incerto per la formazione del governo. I risultati definitivi - con il computo dei voti degli svedesi all'estero - si avranno non prima di mercoledì ma è già chiaro che nessuna delle due maggiori coalizioni è riuscita ad ottenere i numeri per governare mentre il partito dei democratici svedesi – formazione di destra, anti immigrati ed euroscettica – è cresciuto, anche se al di sotto delle aspettative. La spallata sovranista, dunque, non c'è stata ma chiunque governerà dovrà, in ogni caso, misurarsi col partito di Jimmie Akesson e il suo crescente consenso.
Nel dettaglio il Partito Socialdemocratico ha ottenuto il 28,4%, con un calo del 2,9%; il Partito Moderato si è attestato al 19,8%, cedendo il 3,4%; il Partito dei Democratici svedesi ha incassato il 17,6%, in crescita del 4,7%. In crescita anche il partito di Centro - 8,6% - , la Sinistra - 7,9% - , i Cristiano-democratici – 6,4% - e i Liberali - 5,5%-. In calo i Verdi al 4,3%. Alta, come sempre in Svezia, l'affluenza all'84,4%. Il 41% degli elettori – secondo gli exit poll della Tv pubblica - ha votato un partito diverso rispetto al 2014.