In mattinata la Consulta è stata ricevuta in udienza dai Reggenti e ha incontrato sindacati e associazioni di categoria
La preferenza unica anche ai non residenti restituisce ai sammarinesi all'estero un diritto che avevano perso ma “solo se saranno messi nelle reali condizioni di esercitare quel diritto si potrà affermare che ne siano veramente in possesso”. La commozione della presidente della Comunità del Veneto di fronte ai Capitani Reggenti riassume lo spirito che anima la Consulta: senso dello Stato, attaccamento alle radici, voglia di incidere nelle scelte. C'è chi ricorda le battaglie del passato e vuole allontanare la paura dei residenti di pagare sulla propria pelle le scelte di chi vive fuori. “Il pericolo di un voto di scambio è più forte all'interno”, commenta fuori microfono la Presidente di una Comunità Francese. “Quando abbiamo espresso preferenze non abbiamo cambiato nulla”, le fa eco Elisabetta Nicolini. Oggi si torna a parlare di voto a distanza che richiederà inevitabilmente l'adeguamento di norme. Tema annoso. “L'effettivo esercizio del voto è ancora discriminante – ricorda Pasquale Valentini - ma l'evoluzione internazionale ci obbligherà a risposte concrete”. Contro ogni discriminazione anche la Reggenza che si rivolge alle forze politiche chiedendo che “si facciano attori di un diverso e più consapevole atteggiamento nei confronti dei cittadini lontani, che meritano la stessa considerazione di chi risiede in territorio”. Sullo sfondo c'è una San Marino che sta cambiando e che vuole uscire dalla crisi. “Il paese – afferma – sta cercando di contrastare un nuovo fenomeno migratorio, cui purtroppo stiamo assistendo e che riguarda quei giovani che hanno conseguito i più alti livelli di scolarizzazione”. Si torna alle prospettive di sviluppo, al centro dell'incontro con le Associazioni di Categoria e le Confederazioni Sindacali. La preoccupazione è diffusa, soprattutto sul sistema bancario e finanziario. C'era molta attesa quindi per l'intervento del Presidente Abs. Daniele Guidi guarda alla sfida dell'accordo di associazione con l'Europa, “ma per coglierla – spiega – occorre approfondire in fase di trattativa ed essere preparati dal punto di vista operativo”. Invita inoltre ad aprire il mercato interno ad investimenti esteri anche nel settore finanziario, senza timore della concorrenza.
Nel servizio Elisabetta Nicolini Presidente Comunità Veneto e Patrizia Simbeni Pres. Comunità Patagonia
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