Il governo intende dare una svolta all’economia sammarinese. Recupero della credibilità, lotta al riciclaggio, tutela della sovranità e degli accordi. Tema centrale della seduta quanto fatto su Moneyval e il prossimo incontro a Roma. “Abbiamo delle società che creano problemi e non portano utile alla nostra economia - dice il segretario agli esteri Mularoni - lavoreremo al più presto per dare un segnale di discontinuità con il passato”.
Ma è il bilancio a segnare le novità più interessanti per voce del segretario Gatti: una manovra di oltre 760 milioni di euro su tre direttrici: una inevitabile riduzione delle entrate per imposte dirette e indirette, figlia della crisi, del 2,5% il prossimo anno, con una previsione in ripresa gli anni successivi del -1,5% e -1%. La spesa corrente “nella quale non siamo intervenuti - spiega il responsabile delle Finanze - perché il suo contenimento dovrà avvenire attraverso politiche a favore degli investimenti”.
Infine il fondo per le imprese. Era stato solo annunciato: un capitolo di 4-5 milioni di euro, collegato al 45% degli introiti derivanti dal gioco. Sarà destinato ad aiutare la nostra economia e gli interventi approvati dal Consiglio saranno frutto della concertazione. Il disavanzo della manovra economica aumenta di 20 milioni di euro rispetto alle previsioni e si attesta a 24 milioni 427 mila euro.
Il governo ha anche aumentato il contributo per la prima casa, mentre risorse saranno destinate alle aziende dei servizi e di produzione per infrastrutture e viabilità. Tornando al capitolo Moneyval. I segretari di Stato hanno messo in atto le prime iniziative come la nomina in tempi brevi degli organismi sullo scambio di informazioni e i controlli sulle società, annunciata dal segretario all’Industria Arzilli. Augusto Casali, segretario alla Giustizia, ha sottoposto ai colleghi la situazione in tribunale con una priorità: pur nella difficoltà nate con le dimissioni di un commissario della legge la politica chiede alla giustizia di non fare venire meno l’efficienza soprattutto per i reati di tipo finanziario. “Non possiamo permetterci prescrizioni o stop alle inchieste di carattere finanziario” dice Casali.
Giovanna Bartolucci
Ma è il bilancio a segnare le novità più interessanti per voce del segretario Gatti: una manovra di oltre 760 milioni di euro su tre direttrici: una inevitabile riduzione delle entrate per imposte dirette e indirette, figlia della crisi, del 2,5% il prossimo anno, con una previsione in ripresa gli anni successivi del -1,5% e -1%. La spesa corrente “nella quale non siamo intervenuti - spiega il responsabile delle Finanze - perché il suo contenimento dovrà avvenire attraverso politiche a favore degli investimenti”.
Infine il fondo per le imprese. Era stato solo annunciato: un capitolo di 4-5 milioni di euro, collegato al 45% degli introiti derivanti dal gioco. Sarà destinato ad aiutare la nostra economia e gli interventi approvati dal Consiglio saranno frutto della concertazione. Il disavanzo della manovra economica aumenta di 20 milioni di euro rispetto alle previsioni e si attesta a 24 milioni 427 mila euro.
Il governo ha anche aumentato il contributo per la prima casa, mentre risorse saranno destinate alle aziende dei servizi e di produzione per infrastrutture e viabilità. Tornando al capitolo Moneyval. I segretari di Stato hanno messo in atto le prime iniziative come la nomina in tempi brevi degli organismi sullo scambio di informazioni e i controlli sulle società, annunciata dal segretario all’Industria Arzilli. Augusto Casali, segretario alla Giustizia, ha sottoposto ai colleghi la situazione in tribunale con una priorità: pur nella difficoltà nate con le dimissioni di un commissario della legge la politica chiede alla giustizia di non fare venire meno l’efficienza soprattutto per i reati di tipo finanziario. “Non possiamo permetterci prescrizioni o stop alle inchieste di carattere finanziario” dice Casali.
Giovanna Bartolucci
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