Tavolo e bilancio, Libera: “Una vittoria per il Paese, il metodo è segnato”
Giuseppe Morganti replica alle categorie economiche: “Necessario un passo indietro da parte di tutti, abbandonando il punto di vista personale”
“Siamo la lista del dialogo. Il risultato del tavolo e l'approvazione del bilancio lo confermano”. La soddisfazione di Libera nelle parole di Marina Lazzarini: “per la prima volta, dopo 40 giorni di impegno costante abbiamo un bilancio partecipato”. Plauso all'articolo 22 per l'istituzione di un tavolo quadripartito “che ha visto il voto compatto – osserva - di SSD, Civico 10, Res e il consigliere Capicchioni”. Libera per il dialogo, “per il rispetto istituzionale e contro la violenza verbale, riunendo componenti di maggioranza e opposizione – dice Matteo Ciacci – insieme, per un progetto politico retto dal coraggio delle scelte”. Rivendica quanto fatto nella legislatura appena chiusa – dall'intervento “di trasparenza sul sistema bancario con la legge sulle risoluzioni bancarie, al rilancio del mercato del lavoro”, quando dice “non si parte da zero”.
Ed è Rossano Fabbri a guardare alla fase che attende il Paese nel post-elezioni, con in testa la messa in sicurezza del bilancio: “fase cruciale – ammette – per la gestione della quale serve un'area riformista forte guidata dal senso di responsabilità come Libera”, ma, in parallelo, "nella più ampia condivisione".
“Il dialogo come metodo, per una strada segnata e vincente” per Dalibor Riccardi, scegliendo di “affrontare le riforme aprendo le stanze della politica al Paese”. Vede in Libera una “speranza”, tornando ad identificare i valori che caratterizzeranno l'agire della lista: “Coscienza, responsabilità, capacità”. “Tavolo istituzionale: palestra e allenamento che il Paese non aveva mai verificato prima”. Così Giuseppe Morganti che replica anche alle critiche mosse dalle categorie economiche, dando valore al concetto di compromesso, laddove per trovare una sintesi è “necessario che tutti facciano un passo indietro – rimarca - abbandonando il punto di vista personale. Il Paese è finalmente sulla rotta giusta, anche se il mare è ancora in burrasca e nonostante – dice, con riferimento all'esito del voto in aula – alcune forze politiche abbiano deciso di tirare i remi in barca”.
Nel servizio sentiamo Dalibor Riccardi