Telecamere nelle scuole: contrario il Segretario Morganti
Telecamere nelle scuole? Non riuscivo a credere che la notizia fosse vera. Poi, sabato, mi ha contattatto un giornalista della Voce di Romagna per conoscere il mio punto di vista. Gli ho manifestato tutta la mia contrarietà e non so se gli sono bastate le colonne del giornale per poterla esprimere tutta. I nostri Nidi, le nostre Scuole dell’Infanzia sono luoghi aperti, gestiti in equipe da educatori e personale non docente che vive in uno stato permanente di aggiornamento non solo rivolto alla didattica, ma anche e sopratutto all’educazione. Le nostre scuole sono in dialogo costante con i genitori, con le direzioni, ogni problema viene sviscerato e affrontato prontamente, gli organi collegiali, i collegi dei docenti, i gruppi di lavoro interni, sanno tutto e discutono di tutto. Se, come può capitare, si verificano casi in cui un bambino si fa male, ma anche se si ha la minima percezione che venga isolato, immediatamente la notizia arriva alle direzioni didattiche e quindi al dipartimento e alla Segreteria di Stato. Noi non tardiamo neppure un minuto per accertare i fatti ed agire. Se l’inconveniente accidentale può accadere è invece del tutto impossibile che possano verificarsi casi di ‘volontaria violenza’ nei confronti dei bambini, e i genitori che seguono i loro figli nel rapporto con la scuola, lo sanno bene. L’intero esercizio educativo è volto a capire come il rapporto coi bambini possa essere costantemente migliorato. La nostra è una scuola seria e inclusiva e mi meraviglio che un gruppo di genitori possano metterlo in dubbio, anche solo per un attimo. Non c’è scusa peggiore poi che quella di ritenere le telecamere una precauzione. Se per evitare un problema, uno qualsiasi, occorresse la sorveglianza, la scuola avrebbe fallito il suo compito. Chi ha a cuore tutto il grande lavoro fatto negli anni nella scuola sammarinese e quello che sta facendo costantemente, sa a cosa mi riferisco. Possiamo fare sempre di più, e meglio, ma conoscendo la scuola come luogo aperto e trasparente dove la partecipazione di tutti viene continuamente favorita, conoscendo il personale che lavora nella scuola, come si forma, come agisce, come si appassiona, non permetterò mai di umiliarlo togliendogli la fiducia per osservarlo con l’occhio di un grande fratello di stampo orwelliano.
Giuseppe Maria Morganti
Segretario di Stato
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