Antenne: animi accesi a Montegiardino. Governo va avanti e rassicura i cittadini.
Preoccupazioni dedicate soprattutto alla salute. Tra il pubblico, anche esponenti di opposizione divisi tra il ruolo di cittadino e di militante politico. C'è chi critica l'idea di costruire un grande impianto e di non aver scelto le microcelle, indicate come meno impattanti. Microcelle che, però, non sono adatte per quel territorio spiega, in sintesi, il segretario Zafferani.
C'è chi poi definisce il progetto “datato”, rimarcando la necessità di microcelle collegate alla fibra ottica. Tra i relatori, Mariateresa Bagli, dell'Arpa Emilia-Romagna, che ha illustrato la situazione nei territori vicini e l'impatto dei campi elettromagnetici sulla salute.
Su questo, Franco Santi rassicura, sottolineando che lo studio tecnico prevede limiti massimi di emissione molto al di sotto degli obblighi europei. Le regole internazionali stabiliscono una quantità massima tra i 41,25 e i 58.3 volt/metro; la normativa sammarinese massimo 20 volt/metro. Limite che scende a 6 volt se nell'area ci sono luoghi in cui le persone restano per 4 o più ore, come case o scuole. Le simulazioni svolte finora - specifica Santi - hanno portato a misurare valori massimi di soli 2 volt.
Il Psd è intervenuto oggi sulla questione con un comunicato, criticando il Governo di non essere disponibile a rivedere il progetto. I piani rimangono quelli, dice, in sostanza, Zafferani, aprendo però a un ulteriore approfondimento, da realizzare in tempo brevi, per capire se un diverso posizionamento sia possibile o meno.
Accolta, poi, la proposta di un abitante di avere una stazione permanente di controllo delle onde vicino all'antenna. “Lo faremo su tutto il territorio - anticipa Zafferani – e i dati saranno messi online sul sito dell'ISS”. Intanto, nella zona interessata sono apparsi degli striscioni che richiamano ai vincoli dell'area. Ma il terreno dove sorgerà l'antenna non è soggetto a tali prescrizioni, rispondono i tecnici che si occupano del progetto.
Mauro Torresi