Il tema della sinistra sammarinese nel dibattito alla festa di Sinistra Unita
Per Augusto Casali qualunque evoluzione a sinistra – collaborazioni, progetti di governo, gruppi federativi o partito unico – deve essere frutto di un percorso ponderato. Occorre mettersi attorno ad un tavolo, fare un’analisi storica, e dire chiaramente che significato si da’ all’essere di sinistra. Casali ha anche ribadito la convinzione che a San Marino ci sia spazio solo per coalizioni di centro sinistra “e ovunque noi sceglieremo di stare – ha precisato – ci sarà un pezzo di sinistra”.
Monica Bollini, dei Sammarinesi per la Libertà, ha sottolineato che Spl non può non tenere conto delle sue origini e cioè il Pss da cui ha preso le distanze per motivazioni che non sono mai state affrontate. Come dire: e’ vero che la legge elettorale impone una scelta di campo ma l’eventuale dialogo col Psd può ripartire se c’è volontà da entrambe le parti e se si affrontano gli aspetti che hanno determinato, all’epoca, la sua uscita dal Partito Socialista.
Claudio Felici, capogruppo del Psd, ha ricordato come l’unificazione tra Pdd e Pss abbia generato una sorta di effetto a cascata sull’intero arco politico che ora deve misurarsi anche con la nuova legge elettorale. Un provvedimento largamente condiviso e apprezzato dai sammarinesi.
Foschi ha precisato che Sinistra Unita non ha assunto alcuna linea precisa in merito, anche se lui è per il mantenimento delle tre preferenze.