Tempesta nel PDCS: incontro chiarificatore in via delle Scalette
Nella sede di Via delle Scalette sono arrivati tutti i protagonisti, chi in gruppo chi alla spicciolata.
A tutti loro il segretario, Pasquale Valentini, aveva fatto sapere di non aver assolutamente gradito quel documento, di non condividerne i toni, di voler assolutamente ricercare le condizioni per evitare una spaccatura che rischia di annullare quel percorso di unità e rinnovamento che il Congresso ha iniziato.
Quel richiamo ad una fase costituente e alle basi per una nuova formazione politica ha fatto rizzare i capelli a Velentini e lo ha costretto ad una notte agitata.
Ai 14 convocati in sede lo ha detto subito: "non posso pensare che si voglia andare verso un nuovo soggetto politico, considero quella presa di posizione una richiesta di chiarimento per ciò che è accaduto nel consiglio centrale". E la sua interpretazione di quanto accaduto il segretario politico l’ha espressa: "una spiacevole conclusione; il consiglio centrale non è stato in sintonia con l’indicazione della segreteria ed ha nominato una direzione diversa da quella ipotizzata. Un fatto grave per le valenze politiche, al quale hanno contribuito – spiega Valentini – diversi fattori, non ultima la sofferenza sempre più diffusa che la base manifesta per le soluzioni preconfezionate. Ma attenzione – ha messo in guardia – che le reazioni non siano sproporzionate, potrebbero portare a conseguenze più gravi del fattoa cui si vuole porre rimedio".
Ai 14 firmatari del documento un invito esplicito a ricercare le condizioni per dare piena legittimità alla Direzione e consentire alla DC di ricercare quelle “nuove forme e nuovi percorsi con i cittadini e con la società, come richiesto dallo stesso documento e come indicato – spiega il segretario – nella mozione conclusiva del Congresso".