Teodoro Lonfernini si dimette dalla direzione del Pdcs; nel Psd c'è chi si aspetta riflessioni sulle scelte fatte
Nel Psd non è invece resa dei conti, ma il malumore cova sotto la cenere. Chi era contrario alla scissione ora si aspetta riflessioni politiche sulle scelte fatte. Domani sera, in Direzione, potrebbero alzarsi voci critiche. C'è chi, fuori microfono, ritiene la coalizione morta il 4 dicembre e riguardo a scenari futuri vuole ragionare a 360 gradi. Gerardo Giovagnoli assicura che ci sarà un'analisi approfondita di una sconfitta che brucia e sui cui errori è bene fare chiarezza. “Ma ha poco senso – aggiunge - parlare di correnti e spartizioni con un voto che ci consegna all'opposizione con numeri fortemente ridimensionati”. Prima delle elezioni si parlava di Congresso ma oggi le cose sono cambiate. “Non è fondamentale definire date – spiega - ma trovare il giusto assetto, ripartire, ridare una linea politica dall'opposizione, operare un rinnovamento. Tutto questo è propedeutico alla celebrazione del Congresso, non il contrario”. Insomma, l'Assise generale si farà quando il Psd suggellerà qualcosa di positivo. Per quanto riguarda la segreteria, si va avanti con la gestione collegiale.
Leggi la lettera integrale di Teodoro Lonfernini.