Ci sono i rappresentanti delle istituzioni, del sociale, e ancora politici, giudici, a Palazzo Pubblico per salutare Terry Davis. Il segretario agli esteri, Fiorenzo Stolfi lo presenta ricordando alcuni punti del programma sammarinese, come il sostegno alla difesa e allo sviluppo dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali; il rafforzamento della cooperazione con le altre organizzazioni internazionali; il sostegno alla promozione del dialogo interculturale e interreligioso. I Capitani Reggenti hanno poi ripercorso il legame tra la Repubblica e il Consiglio d’ Europa, da quel 1988 quando ne entrò a far parte quale 23esimo stato membro. “Anche il nostro paese – hanno aggiunto – si attiverà con iniziative finalizzate a favorire l’insegnamento dei diritti dell’ uomo in ogni scuola di ordine e grado, avvicinando quindi i giovani a questo importantissimo tema”. Il segretario generale del Consiglio d’ Europa, ricorda – in apertura di discorso – lo slogan della campagna per la tolleranza diretta ai giovani: “Tutti diversi , tutti uguali. Parole – dice Terry Davis – che rendono perfettamente l’idea di tutto ciò che è il Consiglio d’ Europa". San marino erediterà la presidenza dalla Russia: due paesi che non potrebbero essere più diversi, per estensione territoriale e popolazione, eppure, a Strasburgo, Russia e San Marino sono uguali. Entrambi dispongono di un voto e hanno gli stessi diritti e doveri: “Desidero elogiare la scelta molto saggia con cui San Marino ha individuato le principali priorità in vista della sua presidenza. Priorità che sono anche le mie – ha proseguito Davis – vi assicuro il pieno sostegno durante il semestre".
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