Il governo presenta un testo che definisce “non blindato” ma concordato all'interno della maggioranza e illustra i parametri di applicazione relativi agli investimenti esteri. I progetti imprenditoriali, in sostanza, dovranno rispettare una serie di regole e di obblighi per accedere alle agevolazioni fiscali, e a questo è legato anche l'automatismo della concessione della residenza. Parametri occupazionali troppo alti, per le categorie economiche e per Intesa per il Paese che chiedono di rivederli. Il testo fissa a 6 i dipendenti per le attività di produzione non industriale e a 10 il numero di occupati per le altre. I nominativi vanno presi dalle liste di avviamento al lavoro. Le imprese che vogliono esperti o tecnici specializzati, li devono aggiungere ai limiti fissati dal decreto. Un testo insufficiente, commenta il segretario socialista Simone Celli, ma collaboreremo cercando di migliorarlo. Faremo una valutazione politica in maggioranza, anticipa il segretario della dc Marco Gatti, valutando le posizioni emerse al tavolo. Disponibili dunque ad eventuali modifiche ma il decreto, assicura, verrà emesso martedì prossimo. Intanto il governo ribadisce che questi criteri sono affidati ad un decreto proprio perchè si vuole uno strumento flessibile per percorre una strada che San Marino non ha mai intrapreso. Sul tavolo anche il superamento del vincolo del 51% per le licenze al commercio e al dettaglio che, però devono rispettare parametri precisi di metratura minima e rispondere ad altrettanto precise garanzie occupazionali e patrimoniali.
Sonia Tura
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