Clima rasserenato in casa dei socialisti e dei democratici dopo l’incontro informale di ieri sera tra i vertici del partito e gli esponenti della corrente interna Zona Franca. Dopo i toni accesi e i botta e risposta dei giorni scorsi, venerdì il chiarimento, pur nell’ esposizione delle rispettive posizioni, che ha portato a una maggiore consapevolezza, nelle due parti, che le cose vanno fatte tutti insieme. Gli esponenti di Zona Franca hanno ribadito i loro concetti, ma abbassando i toni, 'dal momento, ammettono, non che giova alla loro politica'. Il presidente Morganti ha confermato l’intenzione di chiedere lo scioglimento della corrente interna al Psd dal momento che 'quando c’e’ un gruppo precostituito, dice Morganti – e’ più difficile il dialogo interno al partito'. Una richiesta, per il presidente Psd, vista nell’ ottica di un arricchimento dell’ esperienza di tutto il partito. 'I contenuti di Zona Franca sono validi' - conclude. Per il segretario Chiaruzzi la chiarezza sta alla base di un rapporto, positivi dunque i passi concreti in avanti dopo l’incontro di ieri sera. Domani la riunione degli organismi interni sarà un ulteriore momento di confronto, anche se per i vertici del partito la priorità andrà alla situazione politica. 'Restano ancora molte cose da fare come governo straordinario e, passata la stagione dei congressi, e’ il momento di agire'. Impegni irrinunciabili, come quello della riforma istituzionale, con in primis la separazione del potere esecutivo dalla pubblica amministrazione.
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