Tra gli ex alleati Berlusconi e Fini continua lo scambio d’accuse
Lo stop alla riforma delle intercettazioni avrebbe un retroscena a sorpresa. Che Silvio Berlusconi ha svelato durante un incontro con gli eurodeputati PDL: si tratterebbe di un accordo tra Gianfranco Fini e l’Associazione nazionale magistrati, una sorta di promessa di protezione in cambio della garanzia di non remare contro i magistrati. Il brindisi di Natale dunque non addolcisce lo scambio d’accuse: durante quello di Montecitorio Gianfranco Fini liquida come una barzelletta le congetture di Berlusconi e ricorda : «Le istituzioni restano, gli uomini passano, sono tutti pro tempore.» Sul futuro della coalizione il premier assicura “dopo il 14 dicembre il governo è più forte, ma se vogliamo fare le riforme dobbiamo allargare la maggioranza a tutti i moderati che non vogliono andare con la sinistra. Ma,- riconosce - finora Casini mi ha risposto picche”. Intanto nel giorno in cui la riforma dell’università approda in Senato per l’approvazione definitiva previsto entro mercoledì il presidente Napolitano invita a non ignorare i cortei di protesta, spie di malessere, e le opposizione sollevano il caso Gasparri, che aveva chiesto arresti preventivi degli esponenti dei centri sociali ritenuti violenti. Negli atenei sono in corso le assemblee per valutare le forme di protesta.
Sara Bucci
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