Il transitorio fiscale, subito ribattezzato dalla minoranza “condono”, protagonista delle prime valutazioni all'assestamento di bilancio che il Segretario di Stato per le finanze presenta all'Aula in prima lettura. L'opposizione farà le barricate, anticipa Tony Margiotta. Si dà l'opportunità a chi ha evaso di mettersi in regola, in un momento storico devastante per San Marino. Non vorrei, aggiunge Ivan Foschi che l'allarme sulla liquidità di cassa sia servito a far passare il messaggio che il condono fiscale è finalizzato a poter pagare stipendi e pensioni. Ma partito socialista e Upr dissentono. Una volta approvato la nuova normativa fiscale, sottolinea Pier Marino Mularoni, il transitorio ci sta per chiudere con un passato che aveva regole e sanzioni diverse. Ma il condono, sottolinea, deve essere equo. Questo, al consigliere dell'Upr, sembra da saldo. Con due spiccioli, commenta, si sistemano 3 anni fiscali. Non abbiamo mai nascosto la volontà di andare nella direzione del condono fiscale, ricorda il presidente socialista Paride Andreoli, ma bisogna verificare se i prelievi sono equi. Dissente Federico Pedini Amati che trova “ideologicamente ingiusta” questa scelta. Andrea Zafferani di Civico 10 parla di “condono tombale”. In caso di omessa dichiarazione, afferma, si chiude la partita con 4mila euro, o con 8mila se si hanno redditi di impresa, anche non si fossero dichiarati 10 milioni di euro. Si favoriscono i furbi, aggiunge Elena Tonnini di Rete. Felici, dichiara, ruba ai poveri per mantenere i privilegi ai ricchi. Sembra che questo meccanismo possa portare nelle casse dello Stato 4 milioni di euro ma, conclude, non ci si chiede quanto si lascia indietro. Il capogruppo del psd sottolinea la diminuzione del disavanzo dovuto – dice - a due fattori: l'aumento delle entrate e la diminuzione delle spese. Non si tratta, ribadisce Stefano Macina, di un condono. Non si sana alcun illecito. Se teniamo in piedi 3 anni di pregressi, sottolinea, non andiamo avanti su alcun fronte. I numeri dell'assestamento, replica il Segretario alle finanze, andrebbero riconosciuti aldilà di chi adotta la linea politica del tutto sbagliato. Un bilancio che si chiude effettivamente su una cifra inferiore ai 15 milioni di disavanzo, sottolinea, non mi pare negativo, basta guardarsi intorno e vedere cosa accade in tutta Europa. Dopo 3/4 anni di caduta verticale piuttosto ripida per Claudio Felici si profila una inversione di tendenza. Sul transitorio fiscale, ricorda, si è scelto il percorso legislativo e abbiamo voluto informare di questa decisione i gruppi consiliari. Durante l'approvazione della nuova Igr tutti hanno osservato che il vecchio sistema non garantiva accertamenti reali. E' allora giusto e razionale chiudere la partita del passato con quella legge, perchè non si possono punire posizioni vecchie con norme nuove. Questo, ribadisce Felici, non è un condono ma letteralmente un transitorio dal momento che segna il passaggio tra il vecchio e il nuovo sistema fiscale. Non si fanno regali agli evasori. I contenziosi, ricorda, spesso si chiudono con la sconfitta dell'amministrazione. Il Segretario alle finanze si dice disponibile a ragionare sugli scaglioni ma invita ad essere sicuri che lo Stato abbia il massimo della convenienza. Stando troppo alti, anticipa, non accetteranno e ci dovremmo accontentare delle performance del vecchio sistema. Siamo sicuri, conclude Felici, di aver scelto strada praticabile.
Sonia Tura
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