Tremonti al centro del dibattito interno al Popolo della Libertà

Tremonti al centro del dibattito interno al Popolo della Libertà.
Giulio Tremonti con i “mal di pancia” che i suoi tagli suscitano in alcuni membri del governo italiano, è al centro del dibattito interno al Popolo delle libertà. A lanciare un attacco mai visto contro il ministro dell’Economia, dalle colonne del Giornale della famiglia Berlusconi, è Giancarlo Galan. Con Tremonti si perdono le elezioni, dice. Facendo emergere una spaccatura finora precedenti nel partito di Berlusconi. Il ministro dei Beni Culturali, uno dei pretoriani del presidente del Consiglio fin dalla nascita di Forza Italia, invita a rinnovare il Pdl e la sua classe dirigente; e soprattutto, chiede di arginare lo spettro di Giulio Tremonti che, sostiene, aleggia su qualunque decisione del governo, lasciando invece che il centro delle decisioni torni a Palazzo Chigi. Una riflessione condivisa anche da un altro forzista della prima ora, Claudio Scajola, che sferza Tremonti: serve più coraggio per lo sviluppo. Galan esprime apertamente il fastidio che in molti silenziosamente covano nel governo e nel partito per l’azione di Tremonti che, forte del sostegno della Lega, spesso appare perfino più potente dello stesso Berlusconi. Mentre i finiani ricamano sul fatto che Galan esprima un malessere uguale a quello evocato dal presidente della Camera, per il coordinatore del Pdl Verdini le sue parole sono fuori luogo; per questo invita il partito a serrare le file. E Silvio Berlusconi dà pieno sostegno a Tremonti, che per il presidente del Consiglio non si tocca. La linea di rigore assunta dal ministro del Tesoro sui conti pubblici, puntualizza il premier, va mantenuta in un contesto di permanenti turbolenze finanziarie nel mondo per garantire la tenuta dei conti dello Stato.

Francesco Bongarrà

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