Tremonti: “La crisi non è finita”

Tremonti: “La crisi non è finita”.
“E' come vivere in un videogame, compare un mostro, lo combatti, lo vinci, ti rilassi e subito spunta un altro mostro più forte del primo”. Alla conferenza “Nuovo Mondo, nuovo capitalismo”, di Parigi, Giulio Tremonti ha usato questa similitudine – non nuova per lui, a dire il vero - per descrivere gli sforzi dei vari Paesi contro la recessione globale. Quindi l’attacco a quegli Stati che hanno utilizzato denaro pubblico “per salvare con le banche anche la speculazione”; il risultato – ha detto il ministro alle finanze – è che “siamo tornati quasi al punto di partenza”. Tremonti ha poi rilanciato la proposta di emettere eurobond, in sostituzione parziale del debito pubblico nazionale dei paesi europei; chiudendo poi il suo intervento citando Churchill: “let Europe arise!”, “che l’Europa risorga!”. Tra le reazioni, al discorso di Tremonti, quella dei finiani di Farefuturo. “Che ne pensa di tutto questo – si legge nell’editoriale del webmagazine – Silvio Berlusconi, per il quale la crisi è ormai quasi del tutto alle spalle?”. E a proposito di crisi, dalla segreteria della CISL, numeri inquietanti. “Nel 2011, 400.000 lavoratori, oggi in cassa integrazione, rischiano la disoccupazione, andando ad ingrossare l’esercito degli attuali 2 milioni di senza lavoro”.

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