Trump: giornata fantastica a Washington. Ku Klux Klan organizza una manifestazione
incontro tra i due presidenti nello Studio Ovale, un colloquio di un'ora e mezza suggellato da una stretta di mano. Obama e il suo successore nel loro prima faccia a faccia hanno cercato di mettere da parte le accuse reciproche per dare un segnale di collaborazione e unità ad un Paese che comunque resta diviso. A Portland, nell'Oregon, la polizia è intervenuta per fermare la protesta contro Donald Trump degenerata in rivolta. Le manifestazioni sono proseguite per la seconda notte consecutiva in diverse città americane.
L'incontro è stato meno imbarazzante di quanto ci si potesse aspettare, ha assicurato Josh Earnest, portavoce della Casa Bianca, confermando ieri i commenti positivi di Obama e di Trump dopo un'ora e mezzo di colloquio, le forti divergenze restano. Il presidente neoeletto intende muoversi rapidamente sul fronte della riforma delle tasse e sulla sanità, con l'abolizione dell'Obamacare. Trump punta anche a smantellare la Dodd-Frank, la legge di riforma di Wall Street approvata nel 2010, uno dei successi di Obama. La riforma sarà sostituita da politiche pro-crescita, ha annunciato il transition team del miliardario: Insomma, una totale inversione di marcia che rischia di cancellare l'eredità degli otto anni di presidenza Obama. Intanto il vice Mike Pence si è incontrato con Joe Biden per mettere a punto la transizione, che durerà sino al 20 gennaio, giorno del giuramento.
Rimane asse Usa-Gb. Ma Merkel e Hollande restano a bagnomaria. L'importanza strategica dell'alleanza tra Italia e Stati Uniti e la volontà di lavorare insieme in vista della prossima presidenza italiana del G7 nel 2017. Sono due concetti che il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha tenuto a ribadire nella sua telefonata di congratulazioni al presidente eletto Donald Trump. Telefonata e invito anche con Theresa May e al premier irlandese, Enda Kenny. Silenzio invece, per ora, con i leader degli altri grandi Paesi del Vecchio Continente: in primis Angela Merkel e François Hollande.
Il Ku Klux Klan organizzerà il 3 dicembre in North Carolina una 'parata per la vittoria' di Donald Trump. Lo ha annunciato il gruppo razzista suprematista sul suo sito internet senza precisare la città in cui si svolgerà la manifestazione. 'La corsa di Trump ha unito la mia gente', è la didascalia sopra un ritratto del tycoon dove la parola 'race' in inglese vuol dire sia 'corsa' che 'razza'. Subito dopo la vittoria di Trump, un ex leader del Ku Klux Klan, David Duke, aveva rivendicato su Twitter il contributo del gruppo nell'elezione del tycoon. "Non sbagliate, la nostra gente ha svolto un ruolo ENORME!", aveva twittato.