Tutte le novità del nuovo Decreto: dal reddito minimo alle famiglie all'aumento del monte ferie per pubblico e privato
Previste anche garanzia dello Stato per apertura di linee di credito e fondo straordinario
Prima il confronto serrato con categorie e sindacati, poi il punto con la maggioranza. Il testo del nuovo decreto a sostegno di famiglie ed imprese è approdato sul tavolo del Congresso di Stato ed è ora pronto per essere licenziato. Prevede strumenti non solo per affrontare la contingenza ma anche la fase successiva all'emergenza. Tra i punti principali: un reddito minimo pro capite riconosciuto dal primo marzo fino alla fine dell'emergenza a famiglie in difficoltà e modulato in base al carico familiare; l'aumento del monte ferie sia nel pubblico che nel privato per chi ha lavorato a pieno regime; l'apertura di linee di credito con garanzia dello Stato fino a un massimo di 10.000 euro per le famiglie mentre, per le imprese, l'importo verrà valutato in base a fatturato e condizioni aziendali. Nel decreto sono inoltre previste dilazioni di pagamenti come imposte e contributi e si ragiona anche sulla possibilità di concedere a certe condizioni il prepensionamento a chi si trova in mobilità e di trasformare la deduzione di affitti in crediti d'imposta.
Altra novità l'istituzione di un fondo straordinario che dovrà essere continuamente alimentato per poterlo utilizzare anche nella fase del rilancio. Strumento richiesto a gran voce dai sindacati con cui prosegue il confronto anche su altri temi come sospensione dei licenziamenti, tfr per imprese private, cassa integrazione, contribuzione delle pensioni. Temi, questi, che saranno oggetto di un ulteriore Decreto Legge. Dal Governo il plauso a categorie e sindacati per la disponibilità al dialogo. Il Segretario al Lavoro Teodoro Lonfernini si dice molto colpito dal grado di maturità dimostrato da parti sociali ed economiche nell'affrontare i problemi. “Ho avvertito – dice – grande condivisione e la rinuncia a piantare bandierine nella consapevolezza della straordinarietà del momento che stiamo vivendo”.