ASSOCIAZIONE ALL'UNIONE EUROPEA

Ue: dopo la lettera critica, Opposizione chiede urgente riferimento Governo in commissioni Esteri/Finanze

Preoccupazione dell'Esecutivo di Andorra: ne discuteranno con la commissione e chiedono incontro alle autorità regolatorie

Ue: dopo la lettera critica, Opposizione chiede urgente riferimento Governo in commissioni Esteri/Finanze.

I partiti di Opposizione, alla luce della lettera critica inviata alla commissione, hanno chiesto ai rispettivi presidenti la convocazione d'urgenza, in seduta congiunta, delle Commissioni Consiliari Esteri e Finanze, affinché il Governo riferisca su quali azioni abbia intrapreso o intenda intraprendere a tutela dell'immagine della Repubblica e per il buon esito della trattativa che dovrebbe condurre, nei prossimi mesi, alla stipula di un Accordo di Associazione fra il nostro Paese e l'Unione Europea.

Ha infatti dettato stupore e sconcerto a San Marino la lettera congiunta alla Commissione Ue del presidente dell'Autorità Bancaria Europea José Manuel Campa e dei presidenti delle autorità sui mercati finanziari e le assicurazioni, che paventano il rischio riciclaggio derivante da rapporti finanziari più stretti, insiti nell'accordo di associazione dell'Ue con Monaco, San Marino e Andorra. Per Gerardo Giovagnoli, Segretario del Psd – partito da sempre europeista - “E' strana questa posizione perché con l'accordo si sta trattando una maggiore collaborazione offrendo disponibilità ad un maggiore controllo fino alla vigilanza bancaria europea. Entrare nel mercato unico offrirà più garanzie di lotta al riciclaggio di quelle che già ci sono e che hanno già ricevuto il parere favorevole di Ocse e altri organismi internazionali. Ad ogni modo – aggiunge – per noi l'accordo è imprescindibile e se ci viene chiesta maggiore collaborazione il Psd è disponibile”. Giovagnoli fa anche notare che c'è una notevole differenza nella raccolta bancaria dei tre Stati visto che a San Marino non raggiunge i 5 miliardi, ad Andorra si attesta sui 50-60 e a Monaco e sui 170.

“Questa presa di posizione – commenta il capogruppo di RF Nicola Renzi - arriva come un fulmine a ciel sereno e ci preoccupa molto. RF ha sempre sostenuto il percorso di associazione e continuerà a farlo. Chiediamo al Segretario Beccari di fare squadra. Di informarci sui contenuti del documento e di trovare, insieme, le migliori risposte e strategie per raggiungere un obiettivo condiviso. Altrimenti a perdere non sarà un segretario o un partito, ma tutto il Paese”.

La lettera fa discutere anche nel Principato di Andorra: fonti dell'esecutivo hanno riferito che la prossima settimana discuteranno la questione con la Commissione europea e vogliono parlare anche con le autorità di regolamentazione, ritenendo ingiusta la loro accusa. Le stesse fonti assicurano inoltre che Andorra ha fatto il suo dovere nella lotta contro la criminalità finanziaria e dovrebbe essere vista come un partner piuttosto che come un rischio.

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