Ufficio di Presidenza: la legge sui 10 anni di permanenza in Congresso di Stato accende gli animi

La legge sui 10 anni di permanenza in Congresso di Stato accende gli animi in Ufficio di Presidenza. Le opposizioni non hanno gradito la decisione della maggioranza di far slittare a febbraio la discussione della legge ed hanno ricordato l’esistenza di un preciso accordo per procedere in questa sessione di gennaio alla sua approvazione. Il progetto di legge – evidenziano – è già stato approvato in commissione, non comporta particolari difficoltà di ordine tecnico ed è in linea con un’istanza d’arengo già approvata dal Consiglio Grande e Generale. Non capiscono le ragioni del posticipo e ritengo possa essere l’espressione di un certo malessere in seno alla maggioranza. Nessuno slittamento - replica il capogruppo democristiano - considerata la portata istituzionale del provvedimento riteniamo semplicemente opportuno valutarla attentamente. Luigi Mazza, a nome di tutto il Patto, ha chiesto di mettere a verbale la richiesta di inserire nella seduta del Consiglio di febbraio l’esame del progetto di legge che prevede la limitazione a dieci anni del mandato di Segretario di Stato. Per la prossima settimana è in programma un incontro con i promotori del progetto di legge per valutare eventuali emendamenti. Con l’esame di questo progetto di legge in febbraio, conclude il Patto, si darà un seguito concreto all’Istanza d’Arengo, già approvata all’unanimità dal Consiglio Grande e Generale.

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