La democrazia Cristiana è avviata verso una nuova edizione dell’Ufficio di segreteria? Sembrerebbe di sì. O almeno, questa è una delle ipotesi che si profilerebbero all’orizzonte. Nulla è ancora ufficiale e solo dopo la riunione di questa sera di direzione e gruppo consigliare le riserve verranno sciolte e si conoscerà la decisione assunta. Quella che si fa strada è la possibilità di un ingresso in Congresso di stato del Segretario politico, Giovanni Lonfernini, che diventerebbe così il successore di Loris Francini. Nessuna certezza ancora neppure sulle deleghe che saranno assegnate all’esponente democristiano. Le consultazioni nella sede DC si sono susseguite soprattutto in quest’ultima settimana e al di là degli abbottonamenti ufficiali, l’accordo è stato trovato. Una scelta di equilibrio per una soluzione che consenta al partitone di arrivare all’appuntamento congressuale di aprile in una condizione unitaria. L’impegno del segretario politico democristiano nelle istituzioni non è cosa nuova, già un anno e mezzo fa, circa, Lonfernini lasciò la sede di via delle scalette per assumere la massima carica dello Stato in quella che venne definita una Reggenza di Garanzia. Assieme a lui, alla suprema magistratura un esponente delle opposizioni, l’allora capogruppo di Alleanza Popolare, Valeria Ciavatta. In quell’occasione si costituì l’Ufficio di Segreteria, composto dal Capogruppo, Claudio Podeschi e dal Presidente, Cesare Gasperoni, con il compito di gestire l’azione politica del partito fino al rientro di Lonfernini al termine del mandato reggenziale. Adesso l’ipotesi sembra tornare a profilarsi, l’istituzione di un Ufficio di Segreteria che dopo l’ingresso del segretario nella compagine di Governo traghetti il partito fino alla celebrazione del Congresso, quando l’assemblea deciderà chi dovrà essere incaricato di guidare la DC nei prossimi anni.
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