Unioni Civili: l'entusiasmo esplode sui social. Comitato Promotore: "Festeggiamo ma resteremo vigili"
Le Unioni Civili sono legge con 40 sì, 4 contrari e 4 astenuti. Per chi crede nei numeri che segnano il destino, secondo i Pitagorici il 4 rappresenta la giustizia. Il suo archetipo è il Costruttore. Coincidenze o no, ieri notte qualcosa di importante sul fronte dei diritti è cambiato. I membri del comitato Unioni civili San Marino ringraziano. Con l’iniziativa popolare – scrive Paolo Rondelli - abbiamo portato la politica dove non pensava di andare non essendo la cosa “in programma”. La notizia esce dai confini, il popolo della rete festeggia. Le coppie unite civilmente sono definite come “comunità di tipo familiare”. Plaude la Commissione Pari Opportunità che ha affiancato e sostenuto il Comitato Promotore in questa lunga avventura. “Il riconoscimento delle unioni civili per le coppie omosessuali e per quelle etero – scrive - determina un passo in avanti per il riconoscimento dei diritti civili e permetterà a coloro che vogliono vivere la loro vita insieme, indipendentemente dal sesso e dall’orientamento sessuale, di viverla pienamente e di beneficiare di quei diritti che fino ad oggi erano riconosciuti solo ad alcuni cittadini”. Manca ancora un passo per entrare nella storia.
Manca ancora un passo per entrare nella storia. Davide Forcellini presenta col sostegno di DIM, PS, PSD e consiglieri indipendenti, un ordine del giorno per modificare la Dichiarazione dei Diritti, aggiungendo il divieto di discriminazione per orientamento sessuale. Il Segretario agli Interni, vista l'ampia condivisione, invita il Consiglio ad impegnarsi nella modifica della legge Costituzionale. Dovrà avere maggioranza qualificata. La modifica, una volta firmata dai gruppi, sarà avviata all'iter consigliare. “ I tempi – assicura Zanotti – saranno veloci”. Se passasse, San Marino sarebbe il secondo paese al mondo dopo la costituzione voluta da Mandela per il Sudafrica. “Abbiamo già espresso in sede di Commissione i nostri dubbi e il nostro rammarico per alcuni emendamenti inseriti nel testo di legge ma oggi – aggiunge il Comitato – non possiamo che festeggiare”. Resta alta l'attenzione sulle ricadute pratiche, “consapevoli – conclude - che l’impegno della cittadinanza per la tutela e la promozione dei diritti civili non deve mai arrestarsi”.
MF