Università. Morganti: "servono persone nuove per fare cose nuove"
Petroni conferma le dimissioni perchè, dice, è venuto meno il rapporto di fiducia e difende i propri contatti con gli esponenti della comunità scientifica con cui sono state intrecciate collaborazioni. Per fare cose nuove servono persone nuove, ripete oggi il Segretario di Stato Giuseppe Morganti riassumendo così la riforma dell'ateneo sammarinese. Il Rettore, sottolinea, il responsabile politico dell'Università, conosceva benissimo la tempistica della trasformazione. Il 31 dicembre scadeva il suo mandato così come quello degli altri organi direttivi. La fine dell'anno è arrivata e entro il 2013 facciamo anche la riforma dell'ateneo. “Immagino, aggiunge, che le sue dimissioni non arrivino solo dalle mie dichiarazioni. Petroni ha capito che c'è un forte rinnovamento interno all'Università e che vogliamo trasformare questa astronave perfetta, nella quale lui ha molti meriti, in una struttura più pensata per il territorio. Per noi, conclude, l'internazionalizzazione è l'elemento centrale”. Morganti non torna sulla questione dei concorsi. Nei giorni scorsi aveva sottolineato come la riforma prevedesse anche, per l'assunzione dei professori, nuove regole e “non più per amicizia”. I criteri di assegnazione degli incarichi sono stati invece dettagliati nella risposta all'interpellanza di Civico 10. Tra ricercatori, docenti ordinari e assistenti il numero di chi lavora per l'ateneo sammarinese si aggirerebbe sulle 400 persone. Nel triennio accademico 2010-2013 l'Università ha bandito 6 concorsi pubblici, per un totale di 13 posti di Ricercatore a tempo determinato.
Sonia Tura
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