Università, la nomina del nuovo Rettore diventa un caso politico
La maggioranza, commenta il Segretario alla pubblica istruzione, ha discusso più volte le candidature e quelle che si erano profilate erano molto autorevoli e adatte. Il Senato ha proceduto nei canoni della sua autonomia di giudizio. Il Consiglio Grande e Generale ha ancor più autonomia che eserciterà in tutta la sua funzione. Ho indicato quali sono le linee guida su cui sviluppare l'Università, sottolinea Giuseppe Morganti, perchè a questo sono stato delegato dal mondo della politica. Per l'Upr il botta e risposta tra Gatti e Morganti non fa che confermare le osservazioni sollevate durante l'approvazione della riforma. L'autonomia dell'università, sottolinea una nota, è già stata smentita dai fatti. Una parte della maggioranza si è già intromessa definendo il percorso che ha portato alla scelta di Petrocelli. Un'altra parte, sempre di maggioranza si agita, dopo aver sdoganato silenziosamente in aula la legge Morganti, nel dover prendere atto di questa nomina. L'Upr valuterà in Aula, conclude la nota, nella speranza che il nuovo rettore non sia un altro "monarca che regna e governa".
Sonia Tura