Upr: il cambiamento che serve al Paese "non verrà dalla chiusura della misteriosa verifica di Governo"
Utilizziamo l’aggettivo “misteriosa” poiché è difficile valutare un atto politico del quale poco si sa ma che non pare porterà novità clamorose o colpi di scena.
Per memoria ricordiamo che quanto sta avvenendo è iniziato a ottobre 2014. Dimissioni del Segretario di Stato per le Finanze Claudio Felici. Travaglio nella maggioranza per la sostituzione. Atto forte di due Segretari di Stato di fronte alla Reggenza. E poi è iniziato il balletto dei partiti di maggioranza. Stoccate in Consiglio Grande e Generale, stilettate sulla stampa, dichiarazioni di pompieri che ciclicamente invocavano la chiusura della verifica e lanciavano il mantra della concordia.
E mentre accade tutto il Paese reale aspetta la chiusura dei balletti politici?
I sindacati dicono che la crisi è senza via d’uscita. Il Fondo Monetario lancia allerta inquietanti su CARISP. Gli indicatori economici continuano a essere tutti negativi. Dossier scottanti sul tavolo del Governo, inizio trattativa con UE, applicazione nuova Legge Fiscale e situazioni ISS che periodicamente esplodono.
Poche idee e tutte confuse da parte di Governo e maggioranza sul futuro del Paese.
E quindi? La Legge Elettorale insieme a norme istituzionali (norma anti ribaltone – norma dei 10 anni – consiglieri sostituti dei membri del Congresso di Stato) alla fine terrà “misteriosamente” assieme la maggioranza, giusto in tempo per affrontare la sessione consiliare di febbraio.
Ma vorremmo rilevare come un momento così complicato per la vita economico-sociale del Paese richiederebbe soluzioni coraggiose con atti non ordinari. La credibilità della politica si misura anche con la capacità di mettersi in discussione e ammettere, con realismo e a volte modestia, anche i propri limiti e insuccessi.
Questo però pare non accadrà. E allora non c’è nulla di meglio delle cerimonie della politica classica per mascherare le crepe della maggioranza ostaggio di singoli consiglieri e per dare un tocco di attualità non c’è niente di meglio che parlare un po’ di trasparenza e questione morale.
UPR pensa serva invece qualcosa di diverso. Servono soluzioni concrete, immediate per fare uscire il Paese dalla recessione. E’ necessario del realismo e la volontà di puntare su risorse e intelligenze sammarinesi per uscire da questo cono d’ombra. Sono opportune soluzioni nuove, coraggiose, anche dal punto di vista politico in cui mettere in discussione anche le proprie esperienze politiche, per trovare soluzioni adeguate alle esigenze dei cittadini.
Unione per la Repubblica crede fermamente che un cambiamento debba avvenire, un cambiamento che purtroppo per il Paese non verrà dalla chiusura della “misteriosa” verifica di Governo.
Comunicato stampa Upr