Il passaggio storico che sta vivendo il nostro Stato è tra i più complicati dal dopoguerra. Sono saltati i “capisaldi” su cui si è costruito un sistema economico e purtroppo, all’orizzonte, non si affacciano nuovi modelli di sviluppo. La permanenza nella black list italiana, unita ad una situazione europea assolutamente critica che privilegia i burocrati al futuro dei popoli, sono dei punti fermi con cui fare i conti. Negli ultimi giorni abbiamo ribadito che occorre un programma di riforme su cui si coaguli un impegno unitario, formale e sostanziale, da parte delle forze politiche sammarinesi che intendono cooperare non soltanto per superare l’attuale fase di crisi, ma anche nell’intento di fondare un nuovo modello di sviluppo economico del Paese. L'azzeramento dei vantaggi comparati del modello economico tradizionale della Repubblica che sono stati all'origine della crescita passata se non sarà affiancato da un nuovo piano di sviluppo rischierà' di generare ulteriore regressione. Occorre, quindi, accettare una sfida storica: rigenerarsi cogliendo l'occasione - posta dalla crisi - andando oltre gli standard e dimostrando un’autonoma volontà' di acquisire capacità' produttive di eccellenza. Coerentemente con quest’ottica l'UPR non viene meno al ruolo affidatole dai cittadini ma sente, invece, forte la responsabilità di questo momento politico che se non affrontato nel migliore dei modi, metterà in serio pericolo il Paese, il nostro stato sociale ed in definitiva il sistema imprenditoriale che deve al contrario essere al centro di ogni politica di sviluppo. Occorre un nuovo modello economico che passi anche attraverso la certezza delle regole. Nei giorni scorsi e' stata pubblicata la relazione della Divisione Investigativa Antimafia (DIA) relativa al primo semestre 2012. Nella relazione emerge che sono 14 i soggetti sammarinesi segnalati all’antimafia per sospetti di riciclaggio di denaro della criminalità mossi in prima battuta dall’UIF di Bankitalia. Si tratta di segnalazioni su cui poi sarà compito della direzione investigativa verificarne il collegamento con gli affari della malavita organizzata. Di fronte a questo dato, che riteniamo non debba essere tralasciato in alcun modo, occorre che le istituzioni si interroghino ulteriormente su quanto occorre ancora fare per affrontare un percorso irreversibile verso l’allineamento agli standard internazionali in materia di lotta alla criminalità organizzata. In questo senso non possiamo che apprezzare la posizione del Segretario di Stato alla Giustizia Giancarlo Venturini, espressa nel corso della recente Commissione Affari di Giustizia, su questo argomento sia dal punto di vista del metodo di lavoro che dei contenuti. Per questo l'Unione Per la Repubblica si adopererà' - nelle sedi istituzionali - per sostenere tutti quei provvedimenti, più volte sollecitati anche dal vertice della nostra Magistratura, che possano essere di ulteriore ausilio al Tribunale ed alle Forze dell'Ordine per svolgere, con ancor più efficacia, le proprie funzioni nell'ottica di tutelare il sistema paese e la sua salute.
I più letti della settimana:
{{title}}
Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy. Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy