Upr chiede commissione d'inchiesta su Sopaf
Per impulso della Procura della Repubblica di Milano – che nei giorni scorsi ha eseguito gli arresti dei fratelli Magnoni, patron di SOPAF– abbiamo, infatti, potuto apprendere come la transazione avvenuta tra la società milanese e Cassa di Risparmio sia avvenuta – ove qualcuno nutrisse ancora dei dubbi in proposito - in circostanze assolutamente allarmanti e secondo modalità tutt’altro che trasparenti.
Riteniamo, pertanto, assolutamente non più prorogabile la pronta costituzione della Commissione di Inchiesta già approvata dal Consiglio Grande e Generale.
Occorre infatti comprendere e fare piena luce, al di là delle responsabilità penali che eventualmente saranno accertate dalla magistrature italiana e sammarinese, su una vicenda che assume sempre più e sempre con maggior evidenza tutti i contorni di un vero e proprio esproprio di denaro avvenuto a danno della Cassa di Risparmio – per antonomasia la banca di tutti i sammarinesi – a beneficio di una finanziaria italiana che si trovava già in gravi difficoltà.
Leggere, infatti, che Cassa, come riportato nel provvedimento della Procura milanese, ha costituito in quegli anni il “polmone finanziario” di SOPAF getta più di un dubbio sulla correttezza dell’operazione.
Per quale ragione il salvataggio di SOPAF è stato posto a carico della Cassa? Leggere, ancora, che i famosi 15milioni di euro di “consulenza” siano successivamente transitati e distratti presso società lussemburghesi (i cui reali beneficiari toccherà alle Autorità Giudiziarie individuare e perseguire) porta a domandarsi se qualcuno non si sia indebitamente arricchito alle spalle del sistema bancario sammarinese.
Occorre accertare, con tutti gli strumenti a disposizione della Commissione di Inchiesta chi siano i responsabili, chi siano stati gli eventuali mandanti e chi siano stati i percettori finali di somme indebitamente versate, rispetto ad una vicenda che ancora pesa e continuerà a pesare sul sistema bancario sammarinese e su tutti i cittadini della Repubblica.
Comunicato stampa Unione Per la Repubblica