Upr e il “misterioso balletto” della verifica di Governo
In verità la maggioranza dorme sonni tranquilli; Legge Elettorale e altre Norme Istituzionali potrebbero tenere in vita anche una maggioranza politicamente morta.
La querelle della scorsa settimana sul controllo preventivo delle Delibere di Governo ha acceso poi interesse su un teatrino spento, in cui è difficile capire cosa ci sia da verificare in un Governo che, per sua stessa ammissione e della maggioranza che lo sostiene, è ormai a “fondo corsa”.
Non avere più la reciproca fiducia fra Governo e maggioranza e trovarsi a discutere sulle delibere del Congresso di Stato, fa pensare in quale impasse politica è caduta la maggioranza.
Ora forse qualcuno nella maggioranza capirà perché manifestiamo perplessità, presentiamo interpellanze, protestiamo per alcune Delibere adottate dal Congresso di Stato – oppure protestiamo su Delibere – ci riferiamo alla nomina dei vertici AIF – dimenticate nei cassetti dell’Esecutivo, per motivi oscuri.
UPR ha chiesto trasparenza negli atti del Congresso di Stato; abbiamo preteso, senza successo, che le Delibere fossero pubblicate 5 giorni dopo l’adozione.
Fa piacere che i 33 colleghi di maggioranza avranno – forse – il privilegio di vedere in anteprima le Delibere del Governo. Chi è un semplice cittadino o rappresentante delle forze di opposizione si dovrà accontentare di aspettare che qualcosa compaia sul sito della Segreteria di Stato per gli Affari Interni.
Peccato! Si parla tanto di trasparenza negli atti di Governo e queste sono invece le condizioni in cui i cittadini e i rappresentanti delle Forze politiche di opposizione si trovano.
Vedremo se la nebbia che avvolge il monte si diraderà su questo tema chiave nel “misterioso balletto” della verifica di Governo.
Nebbia che non ci salva però dai furti nelle abitazioni, che colpiscono con precisione svizzera – anzi sammarinese, alimentando un clima di preoccupazione nella popolazione. UPR ha chiesto di aumentare uomini e risorse economiche per contrastare questo fenomeno. Il Governo prima ha detto che la cosa era “fisiologica” poi addirittura che ci sono poche risorse e qualche giorno fa, fra le tante preoccupazioni che sono presenti nel settore dell’ordine pubblico, ha avuto il tempo di adottare il “Codice Deontologico delle Forze di Polizia”.
Gli impegni internazionali vanno onorati per carità, ed ora il Consiglio d’Europa sarà contento che abbiamo anche noi il nostro bel Codice Deontologico per le Forze dell’Ordine!
Una domanda però ci viene spontanea. Ai cittadini che continuano a subire e subiranno – perché questa è l’unica certezza – furti, alle Forze dell’Ordine alle quali mancano risorse economiche, umane e coordinamento, chi darà delle risposte?
Saranno felici a Strasburgo, ma pensiamo siano meno contenti a Montegiardino, Serravalle, Città o Borgo Maggiore e ci chiediamo se il Governo intenda agire su questo tema oppure abbia abdicato, travolto da ineluttabili eventi in ragione dei quali, si può rubare a San Marino e restare impuniti, fuggendo fuori confine.
UPR chiede risposte vigorose su questo argomento; UPR auspica che la maggioranza si renda conto che su questa materia devono essere messe in campo risorse umane ed economiche, adottando strategie severe e se necessario, inasprite le pene ed attuare attività di prevenzione.
Non è accettabile che eventi del genere continuino a ripetersi, mentre nella nebbia calata sul monte, Governo e maggioranza discutono se controllare prima o dopo le Delibere del Congresso di Stato.
Comunicato stampa
Unione per la Repubblica