Upr: "Sicurezza e ordine pubblico non sembrano delle priorità del Governo e della maggioranza"
Scorrendo le 266 pagine di emendamenti al bilancio 2015 l’unico emendamento presentato sull’argomento è quello del Partito Socialista e Unione per la Repubblica riportato integralmente di seguito:
Art.41 duodecies
(Sicurezza e ordine pubblico)
1. Per l’esercizio finanziario 2015 i trasferimenti effettuati dallo Stato al Fondo Servizi Sociali sono destinati a investimenti nel settore della sicurezza e ordine pubblico che si articoleranno essenzialmente in:
a. Realizzazione centrale operativa unica interforze da attivarsi entro il 31 dicembre 2015;
b. Costituzione data base unico per forze dell’ordine;
c. Implementazione dotazioni tecnologiche agenti forze dell’ordine
2. Al fine di potenziare l'organico di agenti operativi sul territorio, il Dipartimento di Polizia dovrà predisporre un programma di riorganizzazione circa l'impiego e l'utilizzo del personale del Corpo della Gendarmeria, Guardia di Rocca Nucleo Uniformato e Polizia Civile, al fine di utilizzare dipendenti della Pubblica Amministrazione, per attività di carattere amministrativo demandati ai singoli Corpi di Polizia. Il piano dovrà essere operativo entro il 1 marzo 2015.
3. Onde potenziare le attività di prevenzione e controllo del territorio il Dipartimento di Polizia, in accordo con il Comando superiore delle Milizie e il Congresso Militare potrà utilizzare militi appartenenti ai corpi uniformati per attività di polizia. La scelta avverrà fra appartenenti ai corpi non occupati, in mobilità o dipendenti pubblici. Il numero dei militi dedicati a tale attività non potrà superare in numero il 10% degli effettivi dei corpi di polizia.
4. Il Congresso di Stato entro il 31 gennaio 2015 dovrà redigere un piano per dare applicazione ai commi 1., 2., 3. e trasmetterlo per conoscenza alla Commissione Consiliare Permanente Affari Esteri, Emigrazione
Destinare 700.000 euro alla sicurezza ci sembrava un investimento sensato per un paese che è diventato terra frequente di furti.
Il fondo servizi sociali poteva farne a meno per un anno, le risorse per questo delicato settore sarebbero aumentate sensibilmente.
Realizzare la centrale e data base unico per le forze dell’ordine è un elemento strategico che si poteva realizzare approvando l’emendamento.
Così come dotare gli agenti di strumenti tecnologici, impiegare il personale amministrativo per compiti non operativi liberando uomini per le attività di prevenzione, coadiuvati da appartenenti ai corpi della milizia volontaria.
Azioni semplici per aumentare la sicurezza degli agenti e accrescere l’azione di contrasto alla criminalità che colpisce privati cittadini e imprese.
Ma ciò che semplice al Governo e maggioranza non piace e quindi viene bocciato senza colpo ferire.
Avanti gli apicoltori e tagli ai giorni di malattia, stop a investimenti straordinari per sicurezza e ordine pubblico con buona pace dei ladri che continueranno a saccheggiare il territorio utilizzando magari il vecchio slogan in Repubblica conviene…tanto non ci prendono mai.
Governo e maggioranza si sono però addirittura superati, riconfermato il taglio del 10% allo straordinario delle forze dell’ordine, un segnale rilevante per capire qual è la percezione del tema sicurezza e ordine pubblico nelle ovattate stanze governative.
Unione per la Repubblica torna a ribadire l’urgenza di interventi straordinari e la necessità di risorse economiche e tecniche per questo delicato settore.
L’inerzia non aiuta. Il senso di insicurezza nel territorio aumenta come la rabbia dei cittadini colpiti da furti a cui la bocciatura dell’emendamento è un bel regalo di natale.
Comunicato stampa Unione per la Repubblica