L’Unione per la Repubblica su casi che coinvolgono consiglieri, raccomanda di non fare “figli e figliastri”. E dicono: “Se tutte le componenti politiche si riconoscono nel principio secondo cui la legge è uguale per tutti, allora non sono ammesse titubanze. Specie da quelle forze di governo che qualche anno fa, dall’opposizione, hanno portato avanti legittime battaglie denunciando la deriva della questione morale nella politica”.
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