Lo scenario nel quale si terrà, domani, il Consiglio dei Ministri straordinario post-Natalizio, è di emergenza nazionale. Con il differenziale tra titoli di Stato italiani e tedeschi di nuovo stabilmente oltre i 500 punti e tassi di interesse sui BTP insostenibili. “Occorrono risposte; provvedimenti efficaci ed urgenti per la crescita” affermano in coro Pd e Pdl: le due colonne politiche dell’esecutivo tecnico. E l’ex premier Berlusconi in queste ore non ha risparmiato critiche al suo successore “La manovra – ha affermato – comprimerà i consumi, gli italiani sono sempre più preoccupati”. Mario Monti, allora, illustrerà ai suoi colleghi di Governo la cosiddetta “fase 2”, che si augura di chiudere entro 90 giorni: con interventi definiti “coraggiosi” sulle liberalizzazioni e il rilancio del project financing per far ripartire le opere pubbliche. Proprio sulle liberalizzazioni insiste soprattutto il Partito Democratico. Sul fronte previdenziale, invece, da segnalare l’intervento dell’ex ministro Sacconi che invita a riflettere su ipotesi di “maggiore gradualità per le pensioni con particolare riguardo alle donne”. Attesa, infine, per l’arrivo in parlamento del decreto milleproroghe.
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