Passa con 33 voti a favore e 24 contrari la legge di bilancio segnata da una lunga discussione animata da un centinaio di emendamenti presentati dalle opposizioni. Tutti respinti tranne uno, quello a firma della lista civica Noi Sammarinesi per impegnare il Segretario di Stato alle Finanze a presentare un rapporto al Consiglio Grande e Generale sull’utilizzo dei fondi destinati alla ricerca. Un dibattito che in realtà ha rappresentato un braccio di ferro politico con due fazioni contrapposte: la maggioranza impegnata a difendere con tenacia il proprio progetto economico, le minoranze critiche sull’impostazione del documento e unite nella presentazione e l’appoggio reciproco dei vari emendamenti. Per il capogruppo democristiano, Loris Francini sono state deboli le giustificazioni della maggioranza alla chiusura dimostrata sugli emendamenti. Questa – ha detto – è la legge di bilancio che si farà, visto che il Governo ha annunciato l’intenzione di fare tante cose nei prossimi mesi senza indicare però le linee di intervento. Vedremo se le scadenze saranno rispettate. Riteniamo – ha aggiunto Francini – che questa sia una legge di transizione, con pochi interventi chiari e carenze in campo sociale. I pochi interventi contenuti – ha detto – non consentiranno di fare un salto di qualità al settore economico. Rammaricato il Capogruppo degli Europopolari, Federico Bartoletti, per il mancato accoglimento di tutte le proposte utili presentate, così come Romeo Morri dei Popolari, che definisce quella della maggioranza una posizione di chiusura, ma il muro contro muro – ammonisce – non paga. La legge – aggiunge – è un progetto debole e di corto respiro.
Per Monica Bollini alcuni emendamenti avrebbero potuto essere approvati, questo atteggiamento di chiusura – afferma – non è costruttivo. Alcuni punti della legge per Monica Bollini erano condivisibili, ma il provvedimento poteva essere migliorato accogliendo alcuni suggerimenti.
Voto contrario annunciato anche da Marco Arzilli, anche se – dichiara – dovrei rallegrarmi del fatto che su 70 emendamenti uno solo, il mio, è stato accolto. Dispiace – ha aggiunto il leader della Lista civica Noi Sammarinesi – vedere che non si sono voluti cercare punti comuni e accogliere le posizioni altrui. Capisco la posizione della maggioranza ma su alcuni punti – afferma Arzilli – si poteva fare di più, come per gli assegni famigliari o per l’abbassamento della monofase. Insoddisfatti anche i Nuovi Socialisti. Maurizio Rattini riconosce che il documento economico è stato scritto in un momento di difficoltà politica, in piena crisi di governo, ma se così non fosse stato – afferma – non avreste saputo produrre una manovra diversa. La chiusura adottata ha fatto perdere l’occasione per presentare una proposta che andasse incontro alle esigenze del Paese.
Fernando Bindi, capogruppo di Alleanza Popolare, critica le opposizioni per aver negato – afferma – la dialettica consigliare. Non mi risulta – ha aggiunto – che in passato ci siano stati grandi accoglimenti degli emendamenti delle minoranze, e questo perché ogni governo deve assumersi la responsabilità delle proprie scelte.
Per Monica Bollini alcuni emendamenti avrebbero potuto essere approvati, questo atteggiamento di chiusura – afferma – non è costruttivo. Alcuni punti della legge per Monica Bollini erano condivisibili, ma il provvedimento poteva essere migliorato accogliendo alcuni suggerimenti.
Voto contrario annunciato anche da Marco Arzilli, anche se – dichiara – dovrei rallegrarmi del fatto che su 70 emendamenti uno solo, il mio, è stato accolto. Dispiace – ha aggiunto il leader della Lista civica Noi Sammarinesi – vedere che non si sono voluti cercare punti comuni e accogliere le posizioni altrui. Capisco la posizione della maggioranza ma su alcuni punti – afferma Arzilli – si poteva fare di più, come per gli assegni famigliari o per l’abbassamento della monofase. Insoddisfatti anche i Nuovi Socialisti. Maurizio Rattini riconosce che il documento economico è stato scritto in un momento di difficoltà politica, in piena crisi di governo, ma se così non fosse stato – afferma – non avreste saputo produrre una manovra diversa. La chiusura adottata ha fatto perdere l’occasione per presentare una proposta che andasse incontro alle esigenze del Paese.
Fernando Bindi, capogruppo di Alleanza Popolare, critica le opposizioni per aver negato – afferma – la dialettica consigliare. Non mi risulta – ha aggiunto – che in passato ci siano stati grandi accoglimenti degli emendamenti delle minoranze, e questo perché ogni governo deve assumersi la responsabilità delle proprie scelte.
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