Varate le nuove regole su soggiorni e residenza. 25 i si, 4 no e 6 astensioni
Ero lieto quando si prospettò la modifica della 118, commenta Matteo Zeppa di Rete che conferma di essere ancora lieto perchè – dice - è altamente apprezzabile che la politica si sia posta il problema di ridefinire paletti e regole. Commenti ironici invece, alla legge varata appena 5 anni fa e che – commenta - è stata fatta con i piedi perchè al suo interno c'è di tutto. Critiche durissime, invece per la scelta “altamente impopolare di scrivere una cosa per non fare emergere la convivenza tra coppie omosessuali”. Sono stati violati i diritti delle persone torna a dire Zeppa, auspicando ricorsi a Strasburgo. Dovremo definire i diritti civili , conclude, perchè ci arriveranno sonori schiaffoni da parte dell'Europa. Per Civico 10 questa legge è una delle tante incompiute. Si fanno scelte minimali quando invece dovevano essere sostanziali perchè il Paese le richiede. Andrea Zafferani sottolinea il non intervento legato al meccanismo della concessione delle residenze in Commissione esteri che resta discrezionale. Per i vostri equilibrismi e mediazioni fra opposte sensibilità, accusa, si è creato un meccanismo che permette di dare il permesso di convivenza a chiunque quando non c'è nessun legame affettivo ma magari si vogliono solo dividere le spese o addirittura permettere a un forense di avere la precedenza nelle liste di avviamento al lavoro. Negli anni 60 questa sarebbe stata una buona legge, commenta Ivan Foschi di Sinistra Unita. Nel 2015 è positivo istituire un permesso per la convivenza, ma questo deve passare per le forze caudine del mutuo aiuto perchè non si ha il coraggio di parlare di unioni civili. I temi si affrontano sottotraccia, si trovano soluzioni pasticciate, accusa, perchè la convivenza tra persone dello stesso sesso è stata affrontata in maniera ideologica da una forza politica di questa maggioranza. L'Upr anticipa la propria astensione perchè, spiega Marco Podeschi, pur nelle difficoltà e nella strutturazione che non ci piace, questa legge è sicuramente un passo in avanti. Il dibattito politico si è polarizzato sulle unioni di fatto anche perchè la sentenza che ieri ha visto la Corte dei diritti europea condannare l'Italia, ha portato a questo. Ma, sottolinea Podeschi, la legge prevede molto altro. Pur nei suoi limiti dà parecchie risposte, ad esempio ai naturalizzati che non potevano concedere ai figli la residenza. Siamo curiosi di vedere come verrà applicata in commissione esteri, conclude, perchè ora non c'è più l'alibi che manca la legge. Astensione dichiarata anche dal gruppo socialista. Ingenerose, commenta Nicola Renzi di Ap, le valutazioni sulla legge precedente, frutto di una elaborazione sugli anni passati e su esigenze diverse. Le richieste dell'istanza d'arengo, sottolinea, sono state ampiamente esaudite dal momento che la dicitura scelta ricomprende anche quella tipologia di convivenze. Certamente dovremo tornare a parlare di diritti civili, anticipa, rimarcando la semplificazione che queste modifiche portano alle famiglie che hanno necessità di assistenza. L'invito, conclude a nome della maggioranza, è che il governo sia consequenziale e rapido con i decreti previsti
Sonia Tura
I più letti della settimana:
{{title}}
Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy. Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy