Varato dal Consiglio Grande e Generale il provvedimento sulle dichiarazioni catastali
Un eccesso di burocrazia, nuovi costi a carico dei cittadini per un decreto che penalizzerebbe chi già è in regola. Non è questo l’intento del nuovo provvedimento sulle dichiarazioni catastali, appena varato dal Consiglio Grande e Generale. Lo dice il segretario al Territorio, Giancarlo Venturini, che spiega: “Vogliamo mappare l’esistente e registrare eventuali modifiche nei beni di proprietà immobiliare, abitazioni e terreni”. Stando alle disposizioni, non solo chi costruisce o apporta modifiche all’immobile è obbligato a farne comunicazione, ma anche chi non ha operato interventi o ha già denunciato la proprietà dovrà presentare all’Ufficio del Catasto una ‘dichiarazione sottoscritta da un tecnico abilitato’. Termine, per ora, fissato al 30 settembre 2011. “La legge istitutiva del catasto del 54 e il successivo regolamento del 1981 prevedono che sia il privato a comunicare variazioni operate sui propri beni. Qualcuno lo ha fatto – dicve Venturini – qualcuno no. Sono passati oltre 50 anni ed è urgente un aggiornamento”. Si chiama verificazione straordinaria: “Il primo passo concreto per sapere qual è il patrimonio effettivo – prosegue il segretario al territorio - una fotografia della situazione immobiliare, che è il presupposto per qualsiasi riforma del catasto”. Costi eccessivi per la pratica? Ancora non è un dato stimabile: “Abbiamo in programma incontri – dice il presidente dell’Ordine dei Geometri, Augusto Valentini – con gli ordini di ingegneri e architetti e con lo stesso Catasto per adottare una linea comune e fissare una cifra cogrua per le dichiarazioni, che non penalizzi i cittadini”.
Annamaria Sirotti
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