Venturini: 'Pdcs fedele a se stesso e punto di riferimento perché forte delle proprie radici'
Il segretario politico ringrazia la macchina organizzativa, base e volontari, chiudendo i lavori della 50esima edizione
Le radici, quelle di 75 anni di storia, che vedono anche i 50 anni della Festa dell'Amicizia "un traguardo significativo e per nulla scontato, che abbiamo deciso di celebrare con un volume e una mostra dedicati alla storia della Festa". Festa che Il segretario Gian Carlo Venturini chiude dal palco per il consueto discorso di rilancio dell'attività politica di via delle scalette. Parla di "una storia che prosegue da 75 anni; 75 anni di "civiltà cristiana in atto", per usare le parole del manifesto fondativo del 9 aprile del 1948". "Un cammino che prosegue ancora oggi grazie al contributo di donne e uomini accomunati da una chiara idea di bene comune e dai valori della libertà, famiglia, lavoro, difesa della vita, solidarietà, sussidiarietà; coordinate fondamentali per interpretare i cambiamenti epocali in atto a San Marino e nel resto del mondo". Il segretario politico riconosce i limiti ed errori del suo partito, ma con il bicchiere mezzo pieno, perché "Il Pdcs trova la sua forza proprio nella capacità di rimanere fedele alle proprie radici".
"In questi tre anni e mezzo di legislatura la maggioranza e l’Esecutivo, nonostante tutte le criticità, sono riusciti a mettere in atto azioni concrete per sostenere le famiglie, le imprese, il lavoro e i nostri giovani.", rilancia davanti alla platea democristiana. Ma non basta "Occorre uno sforzo maggior adesso, ad esempio, per far fronte all’aumento dei costi dei mutui e delle bollette dell’energia non più sostenibili per molte famiglie e per le imprese".
Le prime stoccate all'opposizione "Poi certo le disquisizioni sono tante, tutti bravi ed esperti a proporre consigli e soluzioni da spettatori, quando non si ha la responsabilità della decisione. Ma le scelte si devono fare e spesso in tempi brevi ed in contesti eterogenei". Sul ricorso al bond ricorda la criticità del bilancio pubblico, ma assicura "non intendiamo pagare gli interessi ed il rimborso del debito mediante nuove imposte".
Altro capitolo: la crisi politica, l'uscita di Rete, i numeri risicati: "Quella delle urne, forse sarebbe stata una scelta facile e di comodo, magari conveniente da un punto di vista meramente politico - dice Venturini -. Ma non abbiamo avuto dubbi, non poteva che prevalere il senso di responsabilità e il desiderio di tenere fede agli impegni assunti con i nostri elettori".
Lo sguardo va ai rapporti internazionali, alla visita del presidente Mattarella a dicembre, impegni permettendo, all' accordo UE: "sarà uno dei temi privilegiati dell’impegno su cui confrontarsi anche in previsione della prossima legislatura, perché l’eventuale sottoscrizione dell’accordo con la U.E., non è un punto di arrivo ma sarà un punto di partenza per questo nuovo rapporto con l’Unione Europea stessa, e sul quale ricercheremo un dialogo costruttivo e serio con le forze politiche responsabili che credono in questa prospettiva".
Ribadisce la forza di un partito, rimasto sempre se stesso, che porta avanti i propri 11 valori e principi costitutivi, che non ha mai declinato la responsabilità di lavorare per il Paese, e capace di assolvere, nei momenti più gravi la funzione di direzione politica, di orientamento, di punto di riferimento". E da li si riparte guardando alle prossime elezioni, partendo dall'attuale maggioranza: con Noi per la Repubblica e Domani Motus Liberi, ma guardando aperti al dialogo e confronto democratico, pure con un nuovo assetto del sistema delle forze politiche. Banco di prova, ancora una volta, l’Accordo di associazione con l’UE.
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