Verso il ballottaggio: resta l'incognita affluenza
Proprio il voto estero diviene una delle variabile importanti verso il ballottaggio del 4 dicembre, accanto naturalmente alla vera incognita, quella che davvero potrebbe incidere e spostare: come verranno indirizzati, cioè, quei 4.503 voti - il 23,18% - attribuiti dagli elettori a Democrazia in Movimento.
Seppure con un peso minore, saranno da tenere in conto anche le percentuali in quota alle liste fermate dallo sbarramento - Rinascita Democratica Sammarinese e Lista delle Persone Libere – insieme, fanno quasi il 4%. Ecco allora reiterato l'invito ad andare a votare, chiarendo anche le modalità di voto, visto che si tratta del primo ballottaggio nella storia del paese.
Dal lato istituzionale lo fa la segreteria agli Interni, ricordando ancora una volta che per votare sarà necessario presentare il certificato elettorale già ricevuto per il primo turno e, per chi non lo avesse conservato, la possibilità di richiederlo all'Ufficio di Stato Civile. Ma lo fanno le stesse due coalizioni in gara. Da un lato Adesso.sm, che diffonde agli elettori un manifesto informativo dove, insieme all'appello a sceglierla come coalizione “della discontinuità e per un modello di crescita innovativo”, dettaglia proprio le istruzioni elettorali. Dall'altro, San Marino Prima di Tutto, con il Pdcs e il segretario Marco Gatti che raccomanda ai propri iscritti la massima attenzione alle modalità di voto: “Ascoltiamo le istanze popolari – scrive – avanti con il rinnovamento; per il 4 dicembre ogni voto è importante e decisivo”.
AS