Verso la riforma della legge istitutiva della Consulta. La bozza è oggetto di confronto fra le Comunità in preconsulta
Una negoziazione complessa fra Commissione della Consulta e Segretario agli Esteri, per elaborare una bozza che ha già la condivisione di tutte le forze politiche. Il testo torna in mano alle Comunità e, salvo emendamenti dell’ultima ora, arriverà così in Consiglio Grande e Generale. Fondamentale per l’Ufficio di Presidenza la modifica al provvedimento del 2000, ritenuto peggiorativo: Consulta non più un “organismo”, torna ad essere un “organo”, dunque, con poteri decisionali, da interpellare su tutti i provvedimenti che riguardano le comunità. Non verrà abolita la Preconsulta, come proposto dal governo: sarà trasformata in una seconda Consulta, ma riducendo il numero dei rappresentanti – da 60 a 42 - abbassando così le spese per coprirne il viaggio. Da Milano, Oriano Valli torna sull’idea già lanciata nel 1999: superare l’Organo, per farne un Parlamento: 30 membri, eletti da sammarinesi all’estero, lavorerà in parallelo al Consiglio Grande e Generale e si confronteranno due volte all’anno, solo sui temi esteri. Si ragiona anche su un’altro dubbio avanzato da San Marino sui soggiorni culturali: o abolirli o dare reciprocità, perché anche i sammarinesi residenti possano fare esperienze all’estero. E su questo le proposte della comunità di Buenos Aires. Dalle Argentine tornano le riflessioni sulla modifica alla legge sulla cittadinanza, contro le discriminazioni verso i figli o all’interno della stessa famiglia. Nel video l’intervista a Anna Maria Neri Ceccoli – presidente Consulta dei Sammarinesi all’Estero.
Annamaria Sirotti
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