Si parla di chiarimento ma ha tutta l'aria di una verifica quella che vede governo e maggioranza riuniti a palazzo Begni. Dopo Teodoro Lonfernini e Francesco Mussoni questa mattina, dalla Reggenza, è salita una delegazione del Partito dei Socialisti e dei Democratici. Le questioni poste da due membri di Governo nella giornata di ieri e le dichiarazioni del Capogruppo di Alleanza Popolare, di cui il Psd coglie il significato, precisa una nota, indicano la necessità di un chiarimento all’interno della maggioranza che sostiene l’Esecutivo. I fatti successivi inducono a pensare che stia venendo meno la fiducia all’interno della maggioranza, requisito indispensabile affinché l’attività collegiale del Congresso di Stato possa andare avanti prima di un necessario chiarimento, puntualizza sempre la nota. La delegazione del Psd, preoccupata che il lavoro di risanamento e sviluppo del Paese venga pregiudicato, ha quindi chiesto alla Reggenza di rinviare la convocazione della seduta odierna del Congresso di Stato. L'Esecutivo si è poi riunito per definire le proposte che domani dovranno essere presentate all'Ufficio di Presidenza in vista della prossima convocazione consiliare. Poi il confronto si è spostato al Begni dove segretari politici e capigruppo hanno raggiunto i Segretari di Stato. Dobbiamo decidere nella maggioranza se questo governo deve vivere o morire, ha detto il capogruppo di Ap Mario Venturini. Ed è a questo, in sostanza, che deve rispondere il vertice in corso.
Sonia Tura
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